Portolano “Le forze armate garanzia per la pace”

Roma - Cerimonia di avvicendamento tra il vecchio ed il nuovo comandate generale dei Carabinieri nella foto Luciano Antonio Portolano

ROMA (ITALPRESS) – Deterrenza, strategie e possibili scenari geopolitici nell’immediato futuro. Partendo dal conflitto tra Kiev e Mosca che ha cambiato le priorità della sicurezza italiana ed europea, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Luciano Portolano, ha parlato a SkyTg24 di quali siano le priorità dell’Italia: “In linea con quanto già fatto e secondo le indicazioni che riceveremo dall’autorità politica, ritengo che continueremo a supportare Kiev anche in questa fase, tenendo tra l’altro conto che le capacità di difesa e deterrenza dell’Ucraina costituiscono un elemento di sicurezza per l’Europa e viceversa”.

Oggi si parla di pace che va garantita e difesa con la forza: “Sì, ma la pace non deve essere mai data per scontata. La pace, una volta acquisita, bisogna anche difenderla. E Io strumento per difendere la pace è costituito anche dalle forze armate”. 

“Oggi viviamo in uno scenario che richiede una preparazione dell’impiego delle forze in un ambiente totalmente diverso, che forse nel tempo abbiamo dimenticato, che è il cosiddetto ambiente del warfighting. Significa che bisogna trovare, preparare e individuare soluzioni organizzative che consentano alla difesa italiana di poter difendere e garantire l’assolvimento delle missioni assegnate alle forze armate – ha sottolineato Portolano -. Parlo della difesa del territorio nazionale, della difesa degli interessi vitali e strategici del paese, della difesa degli italiani, ovunque essi siano. Ma anche della difesa e tutela degli spazi euroatlantici ed euromediterranei che derivano dalla nostra partecipazione ad organismi internazionali quali l’Alleanza o l’Unione europea”.

Riguardo alla proposta di schierare una forza europea sul territorio ucraino il generale Portolano è dell’avviso che “l’analisi concreta sul possibile intervento di una forza europea non può prescindere dall’avvio di una vera negoziazione, che in questo caso, oltre agli Stati Uniti, coinvolga l’Ucraina e l’Unione europea per assicurare il raggiungimento di un solido accordo di pace tra le parti. Le condizioni di questo potenziale accordo e la cornice giuridica per l’impiego di un’ipotetica forza costituiranno elementi essenziali per condurre un’analisi strategica e definire i presupposti politici e strategico militari di una pianificazione per lo sviluppo di opzioni credibili da presentare poi ai decisori politici”.

Capitolo investimenti in ambito Difesa: “Le priorità di uno strumento militare sono dettate dagli scenari – ha spiegato il generale Portolano -. Per molti anni, come molti altri Paesi, si è concentrata esclusivamente sulle missioni per il supporto alla pace. La guerra in Ucraina, però, è stata un forte campanello di allarme per tutti. E dal conflitto emerge un nuovo scenario che riporta in primo piano la necessità di difendere il territorio nazionale. E ciò impone di rafforzare con urgenza le capacità di difesa e deterrenza nei confronti delle minacce vecchie e nuove e delle sfide emergenti. L’altro elemento da considerare è la postura della nuova amministrazione americana, che sembra andare verso una progressiva riduzione dell’impegno in Europa”.

“Questo – prosegue – determinerebbe il venir meno sul nostro continente di alcune capacità militari che fino a oggi abbiamo dato per scontate. Tutto ciò ha determinato un radicale cambio di scenari e da qui deriva l’urgenza di irrobustire la nostra difesa. In particolare, tra i principali interventi che ritengo necessari c’è quello di bilanciare le asimmetrie tecnologiche presenti oggi tra le forze armate nazionali, e poi rafforzare le capacità esistenti, ma non sufficienti. Ma poi bisogna anche introdurre nuove capacità che sono richieste dagli scenari attuali e futuri”. 

“Penso ad esempio a quelle necessarie per operare nei nuovi domini spaziale e cibernetica, nello spazio elettromagnetico, nella dimensione subacquea. Ma penso anche al trasporto strategico, naturalmente. E questo consistente sviluppo di capacità richiede il forte coinvolgimento del comparto industriale della difesa e, considerando l’importanza del fattore tempo, sarà necessario ridurre di molto i tempi di consegna e conseguentemente incrementare le capacità produttive”, ha spiegato infine.

– Foto Ipa Agency –

(ITALPRESS)

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