Compie dieci anni il dipartimento di energia del Politecnico di Milano. Le celebrazioni sono state l’occasione per ripercorrere la storia del dipartimento, nato nel 2008, che dopo un decennio è diventato uno dei fiori all’occhiello dell’ateneo milanese. L’ultimo riconoscimento è stato l’assegnazione da parte del Miur, ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca in quanto “dipartimento d’eccellenza” di un finanziamento di oltre nove milioni di euro per i prossimi cinque anni. Fondi che saranno impiegati per lo sviluppo del progetto “Energy for motion” che punta a fare del dipartimento un punto di riferimento internazionale sulle tecnologie energetiche nel settore dei trasporti.
“Dieci anni fa – racconta il rettore Ferruccio Resta – è stata fatta una lettura su come il mondo dell’energia stesse cambiando, l’abbiamo presa per tempo e abbiamo costruito questo dipartimento che ha ridisegnato tutta la ricerca e la formazione nel settore dell’energia. Il dipartimento è stato riconosciuto oggi come un dipartimento eccellenza puntando su uno valore dell’energia nel mondo digitale”.
E pensare che il dipartimento di Energia era nato tra timori e incertezze su cui in poco avrebbero scommesso.
L’allora rettore dell’ateneo Giulio Ballio e il prorettore Giovanni Azzone pensano di riunire docenti e ricercatori che operano nelle varie dimensioni del settore dell’energia in unico dipartimento con lo scopo di agevolare l’approccio multidisciplinare a una materia complessa e con molte declinazioni. Dieci anni dopo la scommessa può dirsi pienamente vinta.
“La sfida principale – spiega Fabio Inzoli, direttore di dipartimento – che ci siamo posti è stata quella di mettere sotto lo stesso tetto gruppi di ricerca diversi che lavorano sull’energia. In questi dieci anni hanno trovato un’amalgama che ha consentito di raggiungere importati risultati in ambito di cooperazione, di internazionalizzazione e di rapporti con le aziende. Abbiamo aumentato il nostro fatturato più del 100% e oggi ci siamo stabilizzati come una una delle principali realtà italiane nel panorama europeo”.
Nei prossimi anni l’obiettivo è “attrarre docenti e gruppi di ricerca dall’estero per creare all’interno del dipartimento un centro d’eccellenza sui temi dello storage elettrico”, conclude Inzoli.