Un totale di 105 narrazioni, realizzate da 2600 studenti con il coinvolgimento di 210 insegnanti di tutta Italia. Sono questi i numeri dell’undicesima edizione di Policultura, il concorso di storytelling digitale collaborativo a scuola organizzato da Hoc-Lab, il laboratorio di ricerca multidisciplinare del Politecnico di Milano. Grazie a Policultura gli alunni e gli insegnanti di tutta Italia hanno creato narrazioni interattive con audio, video, immagini e testo grazie a uno “strumento-autore” (1001storia) sviluppato dal laboratorio Hoc-Lab del Politecnico e reso disponibile alle scuole. Tanti i temi affrontati nelle narrazioni digitali: dall’ambiente alla cultura e alla filosofia, dalla lotta alla mafia alle STEM, dal cyber bullismo alla disabilità.
«Oggi è la giornata più bella del concorso – ha detto la professoressa Nicoletta Di Blas del laboratorio Hoc-Lab e coordinatrice del progetto – perché al Politecnico di Milano premiamo i progetti vincitori selezionati tra ben 22 finalisti, per ogni livello scolastico abbiamo scelto i migliori elaborati valutando la qualità della comunicazione, della pedagogia e dei contenuti».
Più di 250 alunni e docenti delle scuole finaliste provenienti da tutta Italia hanno affollato le aule del Politecnico di Milano per la cerimonia di premiazione. La giuria ha assegnato le “nomination” alle scuole di 10 regioni: Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna e Sicilia. A primeggiare nella categoria delle scuole dell’infanzia, è stata la Preschool Emanuele Luzzati di Casale Monferrato (Piemonte) con la narrazione «Animals», mentre per la scuola primaria ha vinto l’Istituto comprensivo Di Sestri Levante – Plesso “Papa Giovanni XXIII” di Sestri Levante (Liguria) con la narrazione «Pane e olio a Sestri Levante»; tra le scuole secondarie di secondo grado è stato premiato l’Istituto tecnico commerciale Belotti di Bergamo (Lombardia) con la narrazione «Identità e relazioni, tra differenze di genere, stereotipi e discriminazioni». Tra i principali premiati anche l’Istituto comprensivo Renato Guttuso di Palermo che si è distinto tra le altre scuole secondarie di primo grado con la narrazione «Eroi mortali», che ha visto i giovani alunni confrontarsi sul tema dell’impegno civile di alcuni personaggi, vittime della mafia, che si sono distinti per averla combattuta, ciascuno con i modi propri del ruolo che ricopriva nella società. Il premio assegnato dalla giuria popolare invece è stato vinto dalla Scuola secondaria di primo grado Giovanni Verga di Viagrande (Sicilia) con la narrazione «Il carretto siciliano».
«Policultura è un bell’esempio di collaborazione tra università e mondo della scuola – ha commentato Di Blas – il ministero da diverso tempo sta chiedendo alle scuole di integrare la tecnologia nella didattica in modo non banale e il Politecnico ha risposto a questa chiamata mettendo a disposizione la tecnologia, in questo caso lo strumento autore, ma anche l’esperienza e i consigli per supportare le scuole a mettere in campo un’attività didattica significativa».
Attiva dal 2006, Policultura ha coinvolto fino ad oggi 37.000 studenti, 3.000 docenti e 18 paesi europei ed extra europei, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria superiore. Un esempio di università che collabora con il mondo della scuola per trasmettere competenze tecnologiche e trasversali.
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