Il mondo alla rovescia. In Cina come in Bahrain, anzi meglio. Perchè per il secondo Gran Premio consecutivo la prima fila si tinge di rosso, le due Mercedes finiscono dietro e con distacchi mai visti in qualifica da qualche anno a questa parte. La Ferrari compie un altro capolavoro, confermando quanto di buono visto in questo avvio di stagione. La SF71H dimostra una volta di più di essere competitiva non solo in gara, regalando a Sebastian Vettel la 52esima pole della carriera, con Kimi Raikkonen che domani lo affiancherà sulla griglia di partenza. Complici anche le temperature più fredde rispetto a ieri, le due Rosse dominano le ultime libere e fanno la voce grossa anche al pomeriggio: il tedesco, con un ultimo tentativo ai limiti della perfezione, soprattutto nel settore finale, fa segnare il nuovo record della pista in 1’31″095, soffiando il miglior tempo al compagno di squadra per appena 87 millesimi. “C’era parecchio vento e non è stato semplice trovare il feeling giusto ma quando la macchina è veloce e funziona ti dà fiducia e questo aiuta”, confessa. “La qualifica non è stata male ma non abbastanza per andare in pole”, incassa un po’ amareggiato Raikkonen, che già sentiva in tasca la prima piazza sulla griglia che gli manca da Montecarlo. Ma per il Cavallino c’è solo da esultare, anche oltre le attese tanto che lo stesso Vettel ammetterà: “Non ci aspettavamo di essere così forti rispetto a Mercedes e Red Bull”.
Già, perchè le due Frecce d’Argento finiscono a oltre mezzo secondo, 530 millesimi il gap di Valtteri Bottas, 580 per Lewis Hamilton, come a Sakhir più lento del compagno di squadra. “Loro avevano più grip”, si giustifica il finlandese, “non abbiamo trovato la temperatura giusta delle gomme ma le Ferrari avevano una potenza maggiore”, taglia corto il quattro volte iridato che spera domani nel sole per ricucire il gap. Domani, infatti, è previsto un asfalto più caldo e questo potrebbe permettere a Hamilton di essere più vicino “anche se le Ferrari sono forti anche in quelle condizioni”, mette le mani avanti. Il Cavallino, che non centrava una doppia prima fila tutta rossa dal 2006 (Usa-Francia, le ultime due pole della carriera di Michael Schumacher), ha tra l’altro deciso di adottare per domani la stessa strategia della Mercedes: partenza con le soft per puntare a effettuare una sola sosta. Ma con le gialle, nel Q2, Hamilton è stato più veloce. Occhio anche alle Red Bull, entrambe in terza fila. Ricciardo, messo in pista in extremis dopo i problemi al motore nelle ultime libere, partirà dalla sesta piazza ma adotterà, come Verstappen, una strategia aggressiva: “i primi 2-3 giri saranno importanti per noi per attaccare. Loro faranno forse una sosta, soft-medium, noi andremo per due, ultrasoft-soft-soft”. Bene le due Renault, che portano fra i primi dieci sia Nico Hulkenberg (settimo) che Carlos Sainz (nono), quarta fila per Sergio Perez su Force India e quinta per Romain Grosjean, che salva la giornata della Haas dove Kevin Magnussen non riesce a confermare l’exploit del Bahrain e si ferma nel Q2 mentre peggio fa Gasly, tanto sorprendente una settimana fa con la sua Toro Rosso quanto in difficoltà oggi, fuori gioco già nella prima manche. Annaspano anche le McLaren, con Fernando Alonso e Stoffel Vandoorne che devono accontentarsi della settima fila.
(ITALPRESS).