Lewis Hamilton tira fuori dal cilindro l’ennesimo capolavoro e per un soffio si prende la pole position di Austin davanti alle ritrovate Ferrari. Sul Circuit of The Americas di Austin torna a splendere il sole dopo la pioggia di ieri e il più veloce si conferma il pilota della Mercedes, che al secondo tentativo nel Q3 ferma il cronometro a 1’32″237 e gli basta per mettersi alle spalle Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen, sebbene per una manciata di millesimi (61 e 70 rispettivamente). “Era molto importante essere davanti”, tira quasi un sospiro di sollievo Hamilton, alla pole numero 81 della carriera, la nona stagionale (5 nelle ultime 7 gare) e la terza di fila in Texas. Domani il pilota anglo-caraibico partirà dalla posizione ideale per mettere le mani con tre gare d’anticipo sul quinto titolo iridato che gli consentirà di eguagliare Fangio ma dovrà guardarsi le spalle da Raikkonen. Il finlandese, complice la penalità subita ieri da Vettel per non aver rallentato abbastanza nelle prime libere in regime di bandiera rossa, partirà infatti dalla prima fila e, a differenza di Hamilton, monterà le ultrasoft, la mescola più veloce messa a disposizione da Pirelli. “Non ho niente da perdere – è l’avvertimento del finlandese – Oggi è andata così ma domani ci riproveremo, la gara è lunga, cercheremo di partire bene e vedremo cosa fare”. Vettel scivola invece in quinta posizione, alle spalle dell’altra Mercedes di Valtteri Bottas e della Red Bull di Daniel Ricciardo – entrambi però abbastanza in ritardo in qualifica rispetto dai primi tre, oltre un secondo addirittura il distacco sofferto dell’australiano – ma considerando anche il miglior tempo delle ultime libere, c’è di che essere ottimisti. “E’ sorprendente essere così vicini, non ce l’aspettavamo ma meglio così – ammette il tedesco della Ferrari, che come le due Frecce d’Argento partirà con le supersoft – Siamo contenti, dopo gli ultimi giorni e le ultime gare, di essere tornati in forma”. Vettel al suo fianco avrà Esteban Ocon (Force India), quarta fila con Hulkenberg (Renault) e Grosjean (Haas) mentre chiudono la Top Ten Charles Leclerc (Sauber) e Sergio Perez con l’altra Force India.
Erano rimasti fuori dalla lotta per la pole Carlos Sainz (Renault), Kevin Magnussen (Haas), le Toro Rosso di Pierre Gasly e Brendon Hartley – che partiranno dal fondo della griglia per il cambio di diverse componenti del motore – oltre a Max Verstappen (Red Bull). Sabato da dimenticare per l’olandese, che non è nemmeno sceso in pista per un problema alla sospensione accusato nel Q1 e domani è destinato a partire dalla settima fila.
La prima manche aveva visto invece l’uscita di scena delle sempre più deludenti McLaren di Fernando Alonso e Stoffel Vandoorne e delle Williams di Sergey Sirotkin e Lance Stroll oltre a Marcus Ericsson (Sauber).