La chiusura del ciclo dei rifiuti nel Lazio parte dalle plastiche e dal mare. È stato firmato il Protocollo di intesa tra Regione Lazio, ARPA Lazio, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale e COREPLA, Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica proprio con l’obiettivo di ridurre il fenomeno del marine litter nel litorale laziale.
A firmarlo sono stati il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, il presidente di Corepla, Antonello Ciotti, e il direttore generale di Arpa Lazio, Marco Lupo. I firmatari intendono incentivare su tutto il territorio regionale le buone pratiche legate alla raccolta differenziata degli imballaggi in plastica, con interventi a supporto dei servizi gestiti dai Comuni e attività di sensibilizzazione rivolte alle scuole e ai cittadini. Il primo ambito di attuazione del protocollo saranno i porti, dove a partire dai prossimi giorni Corepla, Regione e Arpa lavoreranno insieme alle Autorità del sistema portuale, alle Capitanerie di Porto, alle associazioni dei pescatori e ai Comuni coinvolti per gestire, verificare, analizzare e misurare le quantità e le tipologie dei rifiuti provenienti dalle imbarcazioni e scaricati in uno o più porti della regione: un’attività sperimentale di analisi permetterà di valutarne l’effettiva riciclabilità.
Nell’ambito dei Comuni costieri e a servizio delle Amministrazioni comunali che avvieranno nuovi servizi di raccolta, il Protocollo di intesa prevede la pianificazione di iniziative di comunicazione territoriale, per stimolare comportamenti virtuosi negli amministratori e nei cittadini.
Infine, le scuole: nel corso dell’anno scolastico 2018/2019, COREPLA e Regione Lazio metteranno a punto campagne di educazione ambientale a partire dalla distribuzione alle scuole primarie laziali del kit didattico “RICICLALA! Il gioco della raccolta e del riciclo della plastica”. Il protocollo, di durata annuale, permetterà ai soggetti coinvolti di confrontarsi e condividere dati sulla raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggi in plastica, con particolare attenzione alla quantità e alla qualità.
Nel 2017 la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica è cresciuta del 13,6% ma la quantità pro capite è rimasta inferiore alla media nazionale, 14,9 kg per abitante, contro i 17,7 kg a livello nazionale. “Nel mondo la plastica costituisce oltre l’80% dei rifiuti marini – ricorda Marco Lupo, Direttore generale dell’ARPA Lazio – mentre i soli paesi dell’Unione Europea immettono in mare ogni anno una quantità di rifiuti in plastica che oscilla fra 150.000 e 500.000 tonnellate. In mare questi rifiuti si degradano in microplastiche che entrano nella catena alimentare e costituiscono un danno per l’ambiente e la salute umana. L’Agenzia ha avviato di recente, nel contesto di un innovativo programma di monitoraggio previsto da una direttiva europea e denominato Marine Strategy, l’analisi dei rifiuti spiaggiati e delle microplastiche presenti in mare, ad integrazione delle tradizionali attività di controllo della qualità delle acque marino-costiere.
Per una istituzione come l’ARPA Lazio, dunque, che ha fra i suoi compiti centrali il monitoraggio dell’ambiente marino-costiero, ma anche la sensibilizzazione alla riduzione della produzione di rifiuti e alla corretta pratica della raccolta differenziata, l’adesione al Protocollo che oggi si sottoscrive, e che investe l’importante settore degli imballaggi in plastica, è piena e convinta e ci attendiamo risultati importanti tanto sul piano della conoscenza quanto su quello delle scelte e dei comportamenti di cittadini e amministrazioni”.