“La Basilicata ha bisogno di un “patto per il futuro”, in grado di restituire ai lucani, fiducia, speranza ed una nuova credibilità delle istituzioni. Un patto che recuperi onestà, ottimismo della fatica e lealtà reciproca, con l’unico comune obiettivo di portare la nostra regione nel futuro, una regione che è culla di cultura politica e deve valorizzare la tradizione e la competenza di una classe dirigente che ha lavorato con amore e passione per la propria terra”. Con queste parole il Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella ha introdotto il proprio intervento al 1° Congresso della Uil di Basilicata che si è aperto a Tito alla presenza di 200 delegati in rappresentanza di oltre 30mila iscritti (più 8% rispetto all’ultimo anno) ed alla presenza del segretario generale nazionale Carmelo Barbagallo.
Aderendo all’appello lanciato dal segretario regionale Carmine Vaccaro ad una maggiore sinergia ed alla capacità di costruire visioni in grado di unire il Paese, Pittella ha sottolineato la necessità di “un approccio più sobrio, più dialogante e più vicino alla comunità ed a quanti vivono situazioni si disagio. La politica è fatta di visioni ed idee ma anche di relazioni e rapporti. Dobbiamo riallacciare la capacità di costruire un dialogo con i cittadini, facendo perno su una maggiore capacità di ascolto. Oggi più che mai è necessario riaffermare e tradurre in pratica valori e sentimenti come la cultura dell’altro, la comprensione, la solidarietà. Valori, per molti anni, offuscati e smarriti nelle continue diatribe interne ai partiti che hanno determinato un corto circuito tra istituzioni, politica del fare e cittadini. Dobbiamo recuperare il nostro patrimonio di esperienza politica e nuove chiavi di lettura, indispensabili in un tempo in cui i 180 caratteri di un tweet possono demolire sforzi straordinari e quotidiani”.
“Abbiamo l’urgenza di trovare un faro – ha aggiunto – , un pensiero attorno al quale costruire, non una rivincita, ma una possibilità di futuro per il Paese e per la Regione. Ciò è ancora più necessario, considerata la straordinaria disattenzione nei confronti del Mezzogiorno d’Italia presente nel Programma di governo. Un programma, che valuteremo alla prova dei fatti, ma che pare riproporre l’antica e dannosa dicotomia degli investimenti al nord e del reddito di cittadinanza al sud. Al netto degli errori che dobbiamo riconoscere ed analizzare, dobbiamo anche saper raccontare le cose positive fatte correggendole, emendandole, nell’ascolto paziente, ma anche riaffermando la condivisione di una responsabilità, perché le sorti dell’Italia, come quelle della Basilicata, si costruiscono a partire dal più piccolo comune. Una responsabilità non delegabile alla cultura dell’odio e del rancore, che in questi anni imperversa nella nostra regione, trasformandola in un minaccioso insieme di individualità e micro egoismi a cui sinergicamente dobbiamo opporre una barriera. Barriera che possiamo costruire rispondendo alla imperante demolizione mediatica con la paziente rappresentazione dei tanti risultati ottenuti: dal reddito minimo di inserimento, alla battaglia epocale sulla forestazione che ha restituito dignità a tanti lavoratori e lavoratrici lucane , o ancora alle Zes, all’innovazione tecnologica ed ai dati turistici in costante crescita. Quattro anni fa abbiamo trovato una regione che registrava il 17,4% di disoccupazione ed oggi siamo al 12,8%. Un risultato che ci consente di fare massa critica e che potrà ulteriormente migliorare con i bandi in uscita”.
“Nonostante tutto ciò, una narrazione artata racconta di una regione fanalino di coda, afflitta da piaghe inguaribili. Abbiamo smarrito il sentimento di autostima che ci ha sempre distinto. La nostra – ha aggiunto Pittella – è una regione meravigliosa che può e deve diventare faro del Mezzogiorno e dell’Italia, con l’impegno e la responsabilità di tutti, nella consapevolezza che i tempi sono difficili ma che bisogna tenere fede al patto di lealtà con i cittadini non vendendo loro sogni irrealizzabili. Io ci sono, io rispondo presente – ha concluso il governatore della Basilicata – per costruire un ‘patto del domani’ che accolga chi ha voglia di costruire una Basilicata del futuro”. Erano presenti al Congresso anche gli assessori all’Agricoltura Luca Braia e alle Politiche di Sviluppo Roberto Cifarelli.