Nel primo trimestre l’Istat stima che il Pil, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dell’1,4% in termini tendenziali. Il primo trimestre del 2018 ha avuto tre giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative del primo trimestre 2017.
L’incremento congiunturale del Pil è la sintesi di un aumento del valore aggiunto dei settori dell’agricoltura, silvicoltura e pesca e dei servizi, mentre il valore aggiunto dell’industria ha segnato una variazione pressochè nulla. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta. La variazione acquisita per il 2018 è pari a +0,8%.
Con il risultato del primo trimestre, secondo l’Istat, la durata dell’attuale fase di espansione dell’economia italiana si estende a 15 trimestri; il livello del Pil risulta ancora inferiore dello 0,9% rispetto al precedente picco del secondo trimestre del 2011 ma superiore del 4,4% rispetto all’inizio della fase di recupero.