Piemonte più competitivo, ma resta la preoccupazione per il settore auto

TORINO (ITALPRESS) – E’ un Piemonte che, nel complesso, cresce o consolida il suo posizionamento nell’87,2% degli indicatori di prestazione rispetto all’anno precedente e nel 73,9% rispetto al periodo pre-pandemico. Al contempo, però, rimane forte l’attenzione verso i cassintegrati del settore auto, per i quali la Regione stanzierà aiuti per 10 milioni di euro entro fine anno. Questa la fotografia sull’attrattività piemontese nei confronti delle imprese, che emerge dall’analisi realizzata da The European House – Ambrosetti e TEHA Group, presentata oggi nel Grattacielo Piemonte a Torino.
“I dati sono buoni e continuano a essere al di sopra della media nazionale – commenta il presidente della Regione, Alberto Cirio – Siamo davanti alle altre regioni del Nord nei settori dell’aerospazio e dell’industria dell’auto e per il numero di immatricolazioni di studenti stranieri che vengono a studiare nelle università piemontesi. Ma soprattutto, il Piemonte è la prima regione italiana per investimenti esteri, la presenza delle multinazionali testimonia la buona salute dell’economia piemontese”.
Il settore dell’auto, però, continua a preoccupare. Stellantis porterà un nuovo modello nella fabbrica di Mirafiori a partire dal 2026, ma dall’altra parte continuano le interlocuzioni con imprenditori stranieri, che vogliano investire in Piemonte. “Diversi lavoratori nel settore dell’auto sono in cassa integrazione, per questo entro l’anno vareremo una misura da 10 milioni di euro di sostegno al reddito attivo – precisa Cirio – Non è una semplice integrazione alla cassa, ma lo facciamo nella misura in cui il lavoratore parteciperà alle politiche attive della formazione professionale piemontese, con corsi di riqualificazione e aggiornamento, che li possano rendere più forte nel mondo del lavoro”.
Per quanto riguarda il dossier realizzato da Ambrosetti, nella macro-area “Competitività economica e industriale” il Piemonte presenta il 4° più alto valore aggiunto manifatturiero per azienda (919 mila euro) e una crescente incidenza del valore aggiunto manifatturiero (al 4° posto per aumento negli ultimi 15 anni, rispetto a una decrescita media nazionale). Il Piemonte è una regione leader anche per apertura del sistema economico: 4° in Italia per incidenza dell’export della manifattura sul totale nazionale (10,5%), 1° nel Centro-Nord per crescita dell’export manifatturiero (+7% nel 2023 rispetto al 2022) e 3° in Italia per numero di imprese industriali a controllo estero (943 al 2021, pari al 10% del totale nazionale).
Con riferimento alla macro-area “Infrastrutture, reti e connettività”, da un lato emerge come il Piemonte sia uno dei territori a maggiore dotazione infrastrutturale (3° regione in Italia per densità della rete ferroviaria e 4° per densità della rete stradale), dall’altro le analisi di TEHA evidenziano il suo ruolo di hub logistico grazie alla posizione strategica all’incrocio delle due reti TENT europee e alla presenza di interporti all’avanguardia in Europa: conta infatti il 13% degli interporti italiani (il 2° valore più alto in Italia dopo il Veneto), attraverso cui transita il 10,7% delle merci movimentate negli interporti in Italia (il 3° valore più alto nel Paese).
Infine, considerando la macro-area “Cultura, turismo e stile di vita”, il Piemonte vanta la 4° maggiore quota di visitatori dei musei (4,2% del totale nazionale e con 3 musei nella Top 20 dei musei più visitati d’Italia) e un patrimonio storico di eccellenza (5 siti iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO)

– Foto: xn3/Italpress –

(ITALPRESS).

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