PIEMONTE: A TORINO IMPIANTO CHE “MANGIA” CO2

Estrarre anidride carbonica dall’aria e produrre metano, ma anche idrogeno e biogas a costi contenuti. La Hysytech di Torino ha illustrato questa mattina all’assessore regionale all’Ambiente e all’Innovazione tecnologica, Matteo Marnati, quattro gioielli già esportati in tutto il mondo e e che potrebbero essere impiegati anche in Piemonte per migliorare la qualità dell’aria producendo energia. L’impianto denominato “Bio-LNG” è capace letteralmente di “mangiare Co2” e nello stesso tempo di produrre metano grazie a un sofisticato procedimento di riconversione della sostanza inquinante.“La Regione – ha osservato l’assessore Marnati – sta incentivando la ricerca e la realizzazione di macchinari per la produzione di energia verde, che è sempre più richiesta dai Comuni. Con i fondi europei intendiamo garantire flussi economici per sostenere le imprese come questa che esportano tecnologia italiana nel segno dell’ecologia e della produzione di energia green”. Un’altra apparecchiatura, sempre della Hysytech, produrrà idrogeno “verde” estratto dal biogas, mentre è già stato siglato con Acea un accordo per la realizzazione di un nuovo sito a Pinerolo per la produzione di biometano, in grado di trattare fino a 1.500 metri cubi per ora di biogas, che entrerà in servizio a marzo 2020.L’impresa torinese è molto vivace sul mercato internazionale. Recentemente ha acquisito un’azienda olandese di Eindhoven dove viene prodotto il motore del frigorifero più potente del mondo, capace di abbattere la temperatura fino allo ‪zero assoluto‬, ovvero -273 gradi. Il macchinario è impiegato in ambito medico, ma anche per il trasporto dei gas liquidi sulle navi e a fini industriali per la sperimentazione di nuovi materiali, ed è capace di congelare all’istante anche alimenti di origine vegetale, consentendone il trasporto da una parte all’altra del mondo senza innescare processi di deterioramento. L’operazione industriale di acquisizione è in controtendenza rispetto all’aggressione che spesso subiscono le aziende nostrane da parte delle concorrenti estere. La sede principale con gli uffici e la fabbrica rimarranno al Science Park Eindhoven, Olanda. In questa struttura la produzione dei sistemi criogenici continuerà come di consueto sulla base del prodotto di punta, il “Criostato a ciclo Stirling inverso”, al fine di fornire sistemi completi di liquefazione (azoto liquido, ossigeno liquido, aria liquida, metano, idrogeno e elio), e macchine di raffreddamento criogenico.

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