La Regione Puglia si doterà di un Piano strategico e per farlo adotterà il metodo partecipativo. Chiunque potrà partecipare in questi giorni ai focus organizzati nella Fiera del Levante di Bari. Si parte oggi alle 15 con il tema “Verso il bilancio sociale e di genere della Regione Puglia”.
“Noi vogliamo evitare – ha spiegato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano – che ci siano conflitti di programma tra il programma della Regione Puglia e e quello del resto del Paese. D’altra parte una regione di 4 milioni e 200mila abitanti non può fare un programma senza concordarlo col Governo nazionale, anche se la Costituzione ce lo consente. L’autonomia regionale consiste in questo. Noi abbiamo una legge sulla partecipazione che consente a qualunque cittadino di dire la propria, di partecipare alla costruzione del programma di Governo regionale. Noi lo abbiamo chiamato Piano strategico perché ci piacerebbe che venisse condiviso anche dall’opposizione, nel senso che ci sono delle cose che non si possono cambiare ogni 5 anni, cose sulle quali potremmo essere tutti d’accordo. Su quelle possiamo costruire il Piano strategico”.
“A questo punto, anche col ministro Provenzano, noi faremo questo lavoro di concertazione, perché – ha aggiunto Emiliano – quando concerti ed applichi la democrazia normalmente eviti le liti, lavori meglio e più in fretta”.
Emiliano ha poi fatto l’esempio del capoluogo pugliese: “Bari – ha ricordato – ha avuto nel 2006 il più grande Piano strategico della Puglia. Costò più di 4 milioni di euro, ma io e il sindaco Decaro non abbiamo fatto altro che applicarlo. Contiene tutte le azioni di governo che hanno portato Bari a trasformarsi da scippolandia ad una grande città europea. Ora dobbiamo fare la stessa cosa per il resto della Puglia. Per Brindisi e Lecce stiamo già cominciando con l’aiuto del Governo, con i CIS che però devono essere migliorati, come devono essere migliorati anche i due piani dell’area di Foggia perché devono essere un po’ più strategici. Sono stati fatti troppo frettolosamente. Ci sono cose buone ma devono essere armonizzati con il resto delle azioni della Regione”.
Infine un invito alla partecipazione: “Capisco – ha esortato il governatore pugliese – che può essere noioso parlare di queste cose ma se vengono spiegate ai cittadini può darsi che si incuriosiscano, soprattutto nel comprendere che possono organizzare un gruppo e determinare cosa fare nel loro territorio. Questa è la partecipazione. Non è una cosa che facciamo noi con università, scienziati, partiti, ecc, ma contano anche i cittadini. Venite e partecipate”.
Più nel dettaglio è entrata, durante la conferenza stampa di presentazione, la consigliera del presidente per l’attuazione del programma, Titti De Simone: “Questa settimana nella Fiera del Levante – ha detto – abbiamo previsto otto focus group che entreranno nel vivo delle quattro macroaree del Piano strategico. Sono focus group su leve importanti delle politiche regionali perché affronteremo il tema della sostenibilità, quindi delle politiche dell’ambiente, del territorio, del turismo e della cultura, delle politiche giovanili, lavoreremo sul bilancio sociale di genere. Poi nel mese di ottobre completeremo questo ciclo di incontri partecipativi per arrivare a raccogliere questo corale lavoro di indicazione di obiettivi, di visioni e di proposte per una stesura definitiva del Piano strategico”.
PIANO STRATEGICO DELLA PUGLIA, AL VIA I FOCUS
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