Il mondo dello sport chiede chiarezza sull’utilizzo delle palestre. Per le regole di distanziamento sociale gli edifici, a partire da settembre, potrebbero essere usati come luoghi dove svolgere le lezioni scolastiche, una situazione che causerebbe non pochi danni al mondo dello sport: “La ministra dell’istruzione Lucia Azzolina faccia una norma ben precisa che escluda le palestre dall’attività non sportiva o dall’attività fisica, io ritengo che abbia il potere di farlo – ha dichiarato il presidente della Federbasket, Gianni Petrucci, in una conferenza stampa congiunta con il presidente della Federvolley, Pietro Bruno Cattaneo, e il presidente della Federazione italiana giuoco Handball, Pasquale Loria tenutasi a Roma – Noi facciamo sempre appello al ministro Spadafora: sta lavorando con grande impegno, so benissimo che certe aspettative non dipendono da lui, però sono certo che con la sua autorità e con il suo buonsenso riuscirà a risolvere il problema delle palestre che per le federazioni sono basilari”.
“Su questo tema non abbiamo sentito una parola, non abbiamo sentito niente – ha rimarcato il numero uno della Federvolley Cattaneo – Non abbiamo neanche un’indicazione, nessuno ci ha dato un minimo di risposta, spero che qualcuno prima o poi ce le dia. Stiamo cercando in ogni modo di sensibilizzare chi di dovere per quello che è un problema grave, drammatico e che rischia di diventare tragico. Abbiamo avuto assicurazioni dal ministro Spadafora che si sta impegnando per la ripartenza di certi sport, ma ci dovrebbe essere una impostazione univoca”. Sulla stessa linea d’onda anche il presidente della Figh, Pasquale Loria: “È necessario che oggi si abbia un’indicazione precisa ed univoca da parte delle autorità, la chiusura delle attività a marzo ha messo pesantemente in difficoltà la nostra organizzazione”.
Preoccupazione espressa anche dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, nella giornata di ieri quando al Foro Italico si sono tenute le riunioni di Giunta e Consiglio Nazionale: “È un problema spaventoso – ha dichiarato il numero uno dello sport italiano – che rischia di farci perdere un’intera generazione di atleti”. Un problema che potrebbe ripercuotersi anche sui risultati dell’Italia alle prossime Olimpiadi: “Noi nella storia dei Giochi arriviamo sempre tra l’ottavo e il nono posto nel medagliere – ha sottolineato Petrucci – Se avessimo avuto lo sport nella scuola saremmo sempre arrivati tra i primi cinque. Questo problema è veramente grave e deleterio”. “Se la situazione non si sblocca altro che primi dieci posti alle Olimpiadi…”, ha concluso Cattaneo.