Permessi per ristrutturare casa: documenti da presentare per la ristrutturazione del bagno o di altri ambienti domestici. Differenza tra SCIA, DIA e CIL.
Ristrutturare casa senza permessi
Alcuni lavori possono essere avviati senza la necessità di alcuna segnalazione. Si tratta di lavori di manutenzione ordinaria così come definiti dall’Articolo 31 della legge 457/1978. La normativa fa riferimento alle «opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti».
In altre parole, per tutti i lavori di ristrutturazione “leggera” come sostituzione dei pavimenti, tinteggiatura, rifacimento dell’impianto elettrico, rifacimento delle tubature, installazione della caldaia.. non è necessario alcun permesso dal Comune di residenza.
Quando la ristrutturazione prevede l’abbattimento di una parete, la sostituzione di vani porte o l’apertura di una nuova finestra, bisognerà consultare il regolamento del Comune di residenza. In alcuni casi, interventi di questo genere richiedono la cosiddetta SCIA.
SCIA sta per: segnalazione certificata di inizio attività
Permessi per ristrutturare casa:
quando serve la SCIA
La segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) è stata introdotta con la legge 122/2010 e va eseguita in riferimento ai lavori di ristrutturazione segnalati dalla legge 457/1978, vale a dire:
- In caso di restauro e risanamento conservativo
«interventi rivolti a conservare l’organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell’organismo stesso, ne consentano destinazioni d’uso con essi compatibili». Comprendono «il consolidamento, il ripristino e il rinnovo degli elementi costitutivi dell’edificio, l’inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell’uso, l’eliminazione degli elementi estranei all’organismo edilizio» - Ristrutturazione edilizia
«rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente». Prima vi abbiamo citato l’esempio di aprire nuove finestre, abbattere pareti o organizzare in modo diverse le aperture delle porte. - Varianti a permessi di costruire
La Scia può essere usata in sostituzione alla DIA o altri permessi per costruire ma solo se l’intervento non incide sui parametri urbanistici e sulle volumetria, non modificano destinazione d’uso e categoria edilizia, non alterano la sagoma e non violano le leggi locali sui permessi di costruire.
Nota bene! Se i lavori di ristrutturazione prevedono l’aumento di volumetria o abbattimento di pareti esterne, si deve chiedere una concessione edilizia. La Scia basta anche nel caso in cui si debbano montare tettoie aperte o realizzare piccoli locali per attrezzi. Utile anche per l’installazione di pannelli solari o fotovoltaici. Se la ristrutturazione sconvolge la planimetria della casa, la Scia o la Comunicazione di Inizio lavori (CIL) non basta più e bisogna presentare la DIA.
Permessi per ristrutturare casa:
quando serve la DIA
DIA, sta per: denuncia di inizio attività.
Prevede un’attesa relativa di 30 giorni; parliamo di attesa relativa perché non manca un cavillo normativo strutturato dai professionisti per presentare la DIA e iniziare i lavori nel medesimo giorno. Si tratta dell’articolo 26 della legge 47 del 1995. L’articolo 10 del Testo Unico per l’Edilizia prevede la presentazione della DIA in caso dei seguenti interventi:
- nuova costruzione
- Ristrutturazione urbanistica
- Ristrutturazione edilizia che apporta modifiche consistenti all’edificio. Vale a dire:
-modifiche della volumetria
-modifiche della sagoma
-modifiche dei prospetti o delle superfici
-variazioni della destinazione d’uso
La DIA è utile in caso di nuova costruzione. In questo contesto potrebbe interessarvi l’articolo: Permesso di costruire, iter da seguire.
Permessi per ristrutturazione:
documenti da presentare
Ogni comune richiede di allegare alla domanda di permesso per ristrutturare casa, diversi documenti. In ogni caso è necessaria una copia o la ricevuta di attestazione del pagamento dei diritti esclusivi di segreteria da pagarsi presso lo sportello della tesoreria. Gli importi variano in base al comune di residenza e in base alle opere edilizie da portare a termine. Per la SCIA, la DIA o la CIL (Comunicazione di inizio lavori), bisognerà rivolgersi a un tecnico abilitato (architetto, ingegnere o geometra competente) che provveda a firmare i progetti e a completare la documentazione necessaria per il nulla osta della pratica.
CIL, Comunicazione di inizio lavori
La Comunicazione di inizio lavori (CIL o CILA) è molto più semplice della SCIA e può essere presentata in caso di interventi di ristrutturazione come: installazione di pannelli fotovoltaici, termici senza serbatoio di accumulo esterno, realizzazione di pavimentazione e finiture degli spazi esterni.