ROMA (ITALPRESS) – Cinquant’anni di Agesci, l‘associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani, raccontati nel volume “Per strade battute”, edito dalla casa editrice Fiordaloso, presentato in Campidoglio. “Sono legato alla realtà dell’ Agesci da quando ho avuto l’ onore di guidare la Croce Rossa”, ha detto il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca “l’Agesci è impegnata nel profondo cambiamento della società, soprattutto attraverso valori forti e senso di responsabilità, l’ Agesci c’è e c’è sempre stata, vi sono grato per portare avanti la vostra missione educativa, oggi abbiamo numeri impressionante di giovani che si ritirano dalla vita sociale, quasi come se avessero perso la speranza, diventa importante la capacità di intercettarli, abbiamo la necessità di ripensare i modelli educativi, i giovani sono il presente e quindi protagonisti”.
Duecento ottanta pagine che raccontano la storia dell’associazione, dedicando ampio spazio anche alle tematiche fondanti per l’associazione, nonché alla Route nazionale delle comunità capi, l’evento celebrativo che ha visto la scorsa estate, a Verona, ventimila capi provenienti da tutta Italia impegnati ad interrogarsi su cosa vuol dire educare alla felicità ai nostri tempi. “Ho avuto la fortuna di essere stato scout, per me è stato un percorso straordinario” le parole del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri “un luogo straordinario di educazione, crescita, scoperta attraverso il dialogo, l’inclusione, l’ esplorazione del mondo”.
Francesco Scoppola, presidente del comitato Nazionale Agesci, ha spiegato che “questo testo è frutto di grande dedizione di tantissime persone che hanno collaborato alla sua realizzazione, tra i tanti temi vogliamo ricordare la scelta profetica della diarchia, fin dalla nascita dell’associazione, ossia la presenza di un uomo e di una donna in tutti i ruoli educativi. Una scelta assolutamente non scontata nel periodo di fondazione dell’associazione che si rileva ancora oggi attuale, allo stesso tempo visionaria. Il valore della coeducazione, infatti, non solo sostiene l’azione di tutta la proposta scout rendendola ancora oggi attuale e forte nei territori ma può essere anche un modello di ispirazione per altre esperienze associative. I 50 anni dell’Agesci sono un momento importante per ricordare da un lato il valore primario dell’educazione, e dall’altro il fatto che le nuove generazioni oggi costruiscono segni di speranza difendendo l’ambiente e promuovendo percorsi di cittadinanza attiva”.
– foto xc3/Italpress –
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