Per il rilancio della sanità fondamentale il ruolo del farmacista

ROMA (ITALPRESS) – La resilienza della sanità italiana, l’evoluzione professionale del farmacista e la funzione della farmacia per il rilancio della sanità, delle cure di prossimità e dei modelli assistenziali. Sono questi i temi dell’ottava edizione del Congresso FarmacistaPiù, che ha avviato i suoi lavori con un incontro di apertura, trasmesso anche in streaming.
“Stiamo attraversando un mare in tempesta – ha detto Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti italiani (Fofi) -, quello della pandemia. Però abbiamo una rotta da percorrere, che porta il paese fuori dai guai e il farmacista a recitare un ruolo fondamentale all’interno della sanità”. Poi Mandelli ha illustrato alcuni punti e obiettivi ritenuti rilevanti in questo periodo. “A differenza del 2005 – ha sottolineato -, nella nostra cassetta adesso gli attrezzi ci sono. Ora tocca a noi e a voi. In questo momento abbiamo fatto lo strappo, i presidenti provinciali devono darci una mano a cucirlo”, ha detto spiegando che si tratta di uno “strappo positivo di evoluzione”. “Abbiamo davvero bisogno che insieme – ha aggiunto – si faccia sintesi e che tutti i colleghi capiscano che abbiamo tracciato un futuro che deve vederli protagonisti”.
“La pandemia ci ha insegnato – ha detto Giorgio Palù, presidente dell’Aifa – che abbiamo bisogno di farmaci. Come sappiamo, il vaccino non eradicherà l’infezione”, ha aggiunto Palù, spiegando che “ci sono 9 miliardi che vivono nel pianeta, quasi 3 miliardi di vaccinati”. “Pensare a una soluzione tipo vaiolo o peste bovina – ha spiegato – con il vaccino non sarà possibile: dobbiamo avere dei farmaci. E la pandemia ci ha insegnato che la salute pubblica va conservata, non è una spesa, è un investimento”. Per Palù “bisogna investire in ricerca e in virologia” e occorre anche “un chiaro investimento, come avvenne all’epoca dell’Aids, in patogenesi e ricerca di nuovi farmaci”.
“Oggi il farmacista, come il medico – ha aggiunto Palù -, è al centro delle cure in quanto orientato proprio per quelle che sono le esigenze della famiglia, del singolo individuo, della consulenza, nella sua farmacia ma anche nel suo laboratorio”.
Marco Cossolo presidente di Federfarma, si è soffermato anche sul Pnrr, ricordando che “il ruolo della farmacia è descritto nella missione 5. Questo vuol dire che è finanziato strutturalmente ma quello che fa la missione cinque lo fa anche nella missione sei”, ha affermato, parlando di farmacie rurali e quelle urbane.
“L’emergenza pandemica – ha sottolineato Luigi D’Ambrosio Lettieri – ha determinato una spinta energica sul processo di cambiamento, che non faccio fatica a considerare come processo di evoluzione della professione e del ruolo professionale della farmacia, intesa come presidio sociosanitario del territorio e direi – ha aggiunto – ‘hub’ sanitario del territorio dove convergono le competenze multidisciplinari dei team assistenziali”.
Al termine della sessione sono stati assegnati i premi Farmacistapiù. Il Premio allo Studio “Giacomo Leopardi” è sostenuto incondizionatamente da Egualia. “E’ un piacere poter partecipare alla premiazione di questi giovani che rappresentano il vostro futuro ma inevitabilmente anche il nostro futuro”, ha detto il presidente di Egualia, Enrique Hausermann. “Noi di Egualia – ha sottolineato Hausermann rispondendo alle parole di Andrea Mandelli – navighiamo con voi da sempre. In questa navigazione, siatene certi, Egualia è al vostro fianco”.
(ITALPRESS).

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