Patologie del torace, la diagnosi precoce è fondamentale

MILANO (ITALPRESS) – Il torace è una parte fondamentale del corpo umano, situata tra il collo e l’addome. E’ composto da una struttura ossea e muscolare che protegge organi vitali quali i polmoni e il cuore, e svolge un ruolo centrale nei processi respiratori e circolatori. Le malattie che possono colpire il torace sono varie e spaziano da problemi relativamente comuni come la bronchite, a condizioni potenzialmente fatali come l’embolia polmonare, il pneumotorace, l’infarto o il tumore ai diversi organi. La diagnosi precoce è fondamentale, come sempre, per migliorare l’esito della maggioranza delle patologie toraciche. Sono questi alcuni dei temi trattati da Alberto Testori, specializzato in chirurgia generale e attuale capo sezione della chirurgia toracica dell’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, intervistato da Marco Klinger, per Medicina Top, format tv dell’agenzia di stampa Italpress.
“Una tosse coercitiva o una mancanza di fiato possono anche portare ad altre patologie oltre alla classica bronchite o polmonite – ha esordito – Per esempio, potrebbe essere un versamento pleurico. In base alla funzionalità respiratoria del paziente stesso, inoltre, può passare del tempo affinchè questi si accorga che c’è una mancanza di fiato”. Tra le patologie principali troviamo il pneumotorace: “Si tratta di un collasso del parenchima polmonare, che è come una camera d’aria che si sgonfia, ciò è dovuto alla rottura di una bolla – ha spiegato – Il polmone si ritrae e il paziente viene drenato per fare di nuovo espandere il parenchima polmonare. In altri casi, la perdita aerea è così elevata che il mediastino viene spostato dall’altra parte e si può andare incontro a un arresto cardiocircolatorio”.
“L’esame di routine è la lastra del torace – ha sottolineato Testori – Il passaggio successivo è la tac, a seconda di quello che si prova si può procedere anche con esami più specifici”. Vengono passate in rassegna ulteriori patologie legate all’area del torace: “Chi è colpito da enfisema polmonare nel 90% dei casi è un fumatore – ha ricordato il professore – Si tratta di una patologia a volte ingravescente e nei grossi fumatori si ha un’evoluzione infausta. Si passa da non avere un pò di fiato sotto sforzo a dover ricorrere all’ossigeno o persino arrivare al trapianto di polmone – ha aggiunto – La mancanza di fiato, e non necessariamente sotto sforzo, è un primo marcatore di un possibile enfisema polmonare. La fisioterapia respiratoria può essere utile perchè in un certo modo non fa peggiorare. Più o meno l’incidenza è rimasta uguale – ha precisato – Il trend dovrebbe anzi essere in diminuzione perchè negli ultimi anni i fumatori sono di meno. Alla base di questa patologia può anche esserci una storia genetica, esistono degli enfisemi polmonari che nascono su un deficit genetico”.
Infine, uno sguardo ad alcune malattie meno gravi, ma con implicazioni importanti nella sfera sociale, legate alla zona toracica: “C’è l’iperidrosi, che è l’eccesso di sudorazione che colpisce soprattutto i giovani, si manifesta con tanto sudore a livello ascellare e nel palmo delle mani, questo condiziona la vita sociale – ha riconosciuto Testori – Per intervenire, accediamo al nervo simpatico e interrompiamo il tratto di nervo responsabile della zona dove si suda. Ci sono infine le malformazioni del torace, come per esempio il petto scavato, che può determinare problematiche di relazione – ha concluso – Può portare vergogna in chi ne soffre, tanto da non volersi mettere in costume davanti a tutti”.

– foto tratta da video Medicina Top –
(ITALPRESS).

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