Passione pilates, la ginnastica per tutte le età

ROMA (ITALPRESS) – Il pilates è un tipo di ginnastica praticata da milioni di persone in tutto il mondo che richiama nel nome il suo fondatore, Joseph Hubertus Pilates. Nato in Germania nel 1883, Pilates fu internato insieme a milioni di stranieri nei campi di prigionia britannici istituiti durante la Prima Guerra Mondiale, e proprio nel campo di Knockaloe nell’isola di Man, Pilates racconta di aver iniziato a ideare il suo metodo, prendendo spunto innanzitutto dai movimenti, e in primo luogo dagli allungamenti, che vedeva compiere ai gatti. Nasce così la Contrology, nome con cui inizialmente fu chiamato il sistema di esercizi che Pilates codificherà di continuo fino alla sua morte nel 1967, con l’obiettivo di rendere le persone più forti, resistenti e consapevoli di se stesse. Corpo e mente, insieme. Sono questi alcuni dei temi trattati da Anna Maria Cova, pioniera del pilates in Italia – nonchè prima ad averlo introdotto nel nostro paese a livello scientifico – oltre che ex ballerina classica formata alla Scala, fisioterapista e creatrice del metodo Covatech, intervistata da Marco Klinger per Medicina Top, format tv dell’agenzia di stampa Italpress.
“Attualmente il pilates è una tecnica di ginnastica, riconosciuta ovunque a livello internazionale – ha esordito – Una cosa importante da dire è che il pilates è una tecnica che può essere sia a corpo libero che con l’uso vari attrezzi. Ed è dunque trasversale, ho ragazzi di quindici anni come di novant’anni. Il pilates è anche una meditazione dinamica, si è concentrati su di sè. Non si fa mai una volta la stessa lezione, è una tecnica che non è noiosa – ha spiegato – Io in trent’anni non ho mai fatto una lezione uguale all’altra. In questa attività si possono anche dare esercizi da fare nel quotidiano. Alla fine è un modo di essere”. Il pilates può anche essere un valido aiuto per chi fa riabilitazione: “Ho fatto la tesi sulle applicazioni riabilitative del pilates, se la persona che insegna pilates è anche un fisioterapista può utilizzarlo a livello riabilitativo – ha sottolineato Cova – E c’è da dire che ho creato proprio una branca di pilates terapeutico destinato solo ai fisioterapisti”.
Cova, che ha anche scritto un libro sul pilates, ha parlato dei vantaggi di questa tecnica: “Al giorno d’oggi vuol dire avere una o due ore alla settimana e vedere i risultati nell’immediato – ha aggiunto – Pilates ha creato degli attrezzi particolari, nel giro di un’oretta o due alla settimana c’è l’allenamento, l’elasticità, si prevengono problemi di lombalgia e articolari. Col pilates si può prevenire, è una ginnastica di tipo posturale”. “Per iniziare a fare pilates, bisogna chiedersi di che cosa si ha bisogno – ha precisato Cova – E’ una tecnica che è per la persona, non è la persona che si adegua alla tecnica. Tutti gli insegnanti sanno stilare un’anamnesi necessaria – ha concluso – Poi da lì ci sono degli step che sono le lezioni iniziali che servono per approfondire il non detto”.

– foto tratta da video Medicina Top –
(ITALPRESS).

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