La sorpresa ? Il Lecce. La delusione ? La Lazio. Tutte le grandi (Napoli in testa), meno appunto la squadra di Sarri, hanno cominciato bene. C’è stato un solo pareggio (Roma-Salernitana), finora, nelle otto partite della giornata d’esordio già giocate e si son visti parecchi gol. Chissà come l’indimenticabile “sor Carletto Mazzone” avrebbe commentato la partenza di questo campionato, col suo colorito vernacolo romanesco. Se il Milan e il Torino nei posticipi non ci forniranno sorprese, la partenza sarà considerata un pò la continuazione della passata stagione, col Napoli già in gran spolvero. L’Inter – che aveva perso in casa col Monza qualche mese fa- è rientrata nella norma, battendo la squadra di Palldino. I gol li hanno fatti gli stessi di sempre (doppiette di Osimhen, Lautaro, più i risorti Belotti e Candreva). I campioni hanno vinto a Frosinone e, se vogliamo proprio cercare la novità, l’ha fatta registrare la Fiorentina che l’anno scorso non eccelleva in fatto di gol segnati e stavolta ne ha rifilati subito quattro al Genoa. Da non sottovalutare i pericoli che arrivano dall’Arabia Saudita che vorrebbe accaparrarsi Calhanoglu. Gli aruspici del pallone hanno preconizzato la mega fuga dei più importanti campioni, ma se finora dal nostro campionato è partito solo Brozovic, si può stare tranquilli. Il Napoli ha ricominciato da dove aveva terminato e il rigore iniziale per il Frosinone aveva subito indotto in tentazione qualcuno che aveva sentenziato: ecco la vendetta della federazione per l’affaire Spalletti. Gli arbitri sono sempre al centro delle attenzioni e lo squalificato Mourinho ne ha preventivamente invocato l’onestà… La sua Roma aspetta rinforzi, anche se Belotti (un gol annullato) ha segnato una doppietta. Candreva, ex laziale, aveva risposto a tono, ma poi l’ex granata ha “salvato” la “magica”. Certo El Shaarawy non è stato fortunato (palo), ma la partenza giallorossa farà discutere. Immobile, abbonato ai gol nelle gare d’apertura di stagione, ha portato avanti la Lazio a Lecce, cogliendo anche un legno, ma le sostituzioni hanno fatto il gioco dei salentini: Almqvist ha pareggiato e Di Francesco ha ribaltato il risultato nel finale. Privo di Berardi, il Sassuolo ha subìto l’Atalanta; la squadra del Gasp ha colpito una traversa con l’ex milanista De Ketelaere che poi (primo gol italiano) ha siglato la vittoria nerazzurra; nel finale il raddoppio di Zortea. A parte l’incidente al pullman della Juve a Udine, prima della partita, l’inizio per la squadra di Allegri (Weah e Cambiaso esterni) è stata fulminante: gol di Chiesa. Un rigore di Vlahovic e il tris di Rabiot hanno messo al sicuro la vittoria della Vecchia Signora che non giocherà le Coppe e penserà allo scudetto. La vittoria del Verona a Empoli (che era stato eliminato dalla Coppa Italia) ha messo su un diverso binario gli scaligeri, salvatisi l’anno scorso allo spareggio. Ma il bello, deve ancora venire. E già, perchè c’è curiosità per l’esordi di Torino e Milan, che potrebbero completare il quadro vittorioso delle “grandi” nella giornata d’esordio contro Cagliari e Bologna. E le sorprese, come si sa, eccitano la fantasia, quando si verificano. Alcune sono spiacevoli, come quella dell’aumento del 28 per cento del prezzo dei biglietti. Cin cin.
PARTENZA FACILE PER LE “GRANDI” MENO LA LAZIO
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