Una guida che ti spiegherà come partecipare ai mercatini senza partita iva, dai mercatini hobbisti a quelli per artigianato, per essere in regola con la vendita occasionale.
E’ importante sottolineare che, quando si parla di mercatini hobbisti o mercatini dell’artigianato, ogni regione ha un suo regolamento ad hoc, è per questo che bisogna rivolgersi a un ente locale per ottenere maggiori dettagli. Nella nostra guida su come partecipare ai mercatini senza partita IVA vi forniamo un quadro generale e soprattutto vi daremo in formazioni specifiche in materia di tassazione e fisco, così da essere in regola in caso di vendita occasionale.
Come partecipare ai mercatini senza partita iva
Nell’articolo “come partecipare a un mercatino” vi abbiamo già detto molto. La partecipazione ai mercati locali è infatti semplice: generalmente sono le Associazioni le Pro-Loco a organizzare la vendita diretta con il pubblico proponendo un evento e soprattutto provvedendo a tutti gli adempimenti burocratici con il comune. In pratica l’Associazione prende accordi con il comune per l’occupazione del suolo, si paga una quota forfettaria che comprende la tassa per l’occupazione del suolo pubblico, il costo per l’energia elettrica e quanto richiesto dalle tasche comunali. Questo è ciò che sta a monte dell’organizzazione di un mercatino… chi vuole partecipare dovrà prendere un contatto diretto con l’Associazione o l’ente organizzatore e presentare domanda di partecipazione.
L’Associazione vorrà assicurarsi dell’identità del venditore e per questo chiederà la compilazione di un modulo. In particolare, l’espositore -cioè colui che vuole partecipare al mercatino senza partita IVA– dovrà produrre un’autocertificazione, cioè un documento di vendita temporanea.
Documento di vendita temporanea
A fine pagina, tra i download utili, potete scaricare un fac simile in pdf del documento di vendita temporanea da compilare con i vostri dati.
Questo documento vi consentirà di partecipare ai mercatini senza partita IVA perché attesta che l’espositore è un venditore occasionale e che quindi, il suo volume d’affari annuo non è superiore a 5.000 euro. Solo quando gli introiti derivati dall’attività di artigianato e dalla vendita ai mercatini hobbistici non supera i 5.000 euro, l’utente potrà proseguire senza l’obbligo di apertura della partita IVA.
Dall’autocertificazione si mette in evidenza che l’espositore è un artigiano o meglio, che produce lui stessi gli oggetti che vende direttamente al pubblico. Sull’autocertificazione (documento di vendita temporanea) bisognerà apporre una marca da bollo da 16 euro che potrete acquistare presso un qualsiasi tabaccaio addetto alla vendita di valori bollati. Per evitare di produrre più documenti di vendita e quindi acquistare più marche da bollo, vi consigliamo di aggiungere nel documento di vendita temporanea tutte le date in cui intendete partecipare a un mercatino in quel determinato Comune.
L’autocertificazione dovrà poi essere vidimata dal Comune in cui si svolge l’attività ma tale operazione spesso è svolta dalla stessa Pro Loco che organizza il mercatino.
E’ importante capire che il fac simile che troverete a fine pagina è solo un esempio che, seppur valido, può avere dei limiti perché ogni Comune d’Italia può richiedere specifici standard per la vendita occasionale. Per questo motivo è importante informarsi direttamente presso l’amministrazione comunale in cui si svolgerà il mercatino o all’associazione che ne cura l’organizzazione.
Dopo aver visto come partecipare ai mercatini hobbisti, potrebbe essere utile anche l’organizzazione di un mercatino. Le stesse regole viste nella guida come organizzare un mercato contadino possono essere applicate per organizzare un mercato utile per vendere artigianato.
Modulo per la vendita occasionale di prodotti artigianali
Download utili: documento di vendita temporanea necessari per poter vendere ai mercatini senza partita iva. Autocertificazione valida per la vendita diretta di arti figurative (disegni, ritratti, sculture….), oggetti decorativi di vario tipo (ricami, soprammobili…), accessori e abbigliamento (cinture, sciarpe, pantaloni, maglie…), bigiotteria (collane, bracciali e altri monili), oggetti pratici (anche giocattoli, orologi, lampade…) e altri oggetti d’arte. Download: file in pdf da compilare a carico del partecipante e da far validare presso gli uffici del Comune in cui si terrà il mercatino.