Il Parma ha espugnato lo stadio Olimpico Grande Torino, battendo per 2-1 i granata. A firmare il successo dei ducali Gervinho e Inglese; inutile invece la marcatura di Baselli. Festeggia con i tre punti dunque il neo presidente degli emiliani Pietro Pizzarotti. Nel secondo match della dodicesima giornata di serie A, poi, un Cagliari mai domo ha recuperato due reti e ha pareggiato fuori casa (2-2) contro la Spal. Al “Mazza” di Ferrara padroni di casa avanti grazie a Petagna e Antenucci, ai quali hanno risposto per i sardi Pavoletti e Ionita.
A Torino, nei padroni di cassa, orfani soltanto dello squalificato Meité, Walter Mazzarri si è affidato a Soriano, modificando leggermente il modulo di gioco, schierando in avvio i suoi con il 3-4-2-1. In scena Izzo, Nkoulou e Djidji a protezione di Sirigu; De Silvestri, Baselli, Rincon e Aina lungo la linea mediana; con Iago Falque e Soriano a sostegno di Belotti, volenteroso di riconquistare l’azzurro. A inizio ripresa in campo Zaza (con passaggio a un 4-4-2 offensivo). Negli ospiti, privi degli indisponibili Dezi, Dimarco, Munari e Sierralta e degli squalificati Calaiò e Stulac (ben sostituito da Scozzarella), Roberto D’Aversa ha potuto puntare dal primo minuto, per la prima volta in questa stagione, su Grassi e sul super-tridente costruito in estate. Nel solito 4-3-3 dei ducali spazio quindi a Iacoponi, Bruno Alves, Bastoni e Gagliolo, posizionati davanti a Sepe; a Grassi, Scozzarella e Barillà, nella zona nevralgica; con Biabiany, Inglese e Gervinho in avanti.
Dopo una piccola fase di studio, i ducali sono passati in vantaggio al 9′: Gervinho ha sfruttato un’incomprensione fra Izzo e Nkoulou e si è presentato a tu per tu con Sirigu, battendolo sul primo palo. Tre minuti più tardi il Torino ha sfiorato il pareggio: su sponda di testa di Soriano, Belotti in spaccata da ottima posizione ha spedito la sfera alta sopra a traversa. Così, al 25′, è giunto il secondo sigillo del Parma: su una grande ripartenza, Gagliolo da sinistra ha crossato al centro, dove Inglese ha colpito con un bel tocco di esterno destro. Alla mezzora, poi, Sirigu ha respinto un conclusione violenta ma centrale di Biabiany. Quindi, al 37′, il Torino ha accorciato le distanze: dopo un batti e ribatti nell’area dei ducali, Baselli, appostato al limite, ha lasciato partire una botta di controbalzo di destro, lasciando senza scampo Sepe. Qui la gara si è accesa e i granata hanno ritrovato forza e coraggio, fino a sfiorare il 2-2 con De Silvestri, servito alla grande in profondità da Belotti.
Intensa anche la ripresa, aperta al 9′ da una traversa piena colpita da Inglese, su assist al bacio di Gervinho, protagonista della “solita” ripartenza a mille all’ora. Al 21′ Sepe ha respinto un tiro beffardo del neo entrato Berenguer. Al 26′ Gervinho è ripartito per l’ennesima volta e ha provato l’eurogol ma il suo pallonetto è uscito di un soffio. Al 42′ Sirigu ha salvato due volte il Torino, sventando altrettante conclusioni insidiose sferrate da Gagliolo. Qui di fatto sono terminate le ostilità: grande gioia per i ducali; qualche fischio (ingiusto) per i granata.
Emozioni anche a Ferrara. La squadra di Semplici sciupa in pochi minuti un doppio vantaggio e non riesce a cambiar rotta dopo sei sconfitte nelle ultime sette partite: l’unico lampo di luce in questo filotto negativo è stato infatti il colpaccio all’Olimpico contro la Roma. Per questo motivo la partenza dei biancazzurri è decisa e bastano meno di tre minuti per sbloccare il risultato. Antenucci lancia Lazzarri sull’out di destra, il cross arretrato è perfetto per Petagna: il colpo di testa del centravanti non è angolato ma batte sulla schiena di Srna e beffa un incolpevole Cragno per l’1-0. Il Cagliari accusa il colpo ed è il portiere dei sardi a tenere a galla i suoi, vincendo questa volta il duello con Petagna che al 12’ calcia a botta sicura da pochi metri ma si vede murato in corner. Occorrono 24’ per vedere gli ospiti arrivare alla conclusione con una bell’azione che libera Joao Pedro al limite dell’area: il pallone vola via alto ma tanto basta alla squadra di Maran per acquisire fiducia.
Barella si accende dopo una prima metà di primo tempo nervosa in cui rischia addirittura il doppio giallo e la qualità nel palleggio del Cagliari cresce notevolmente. Al 36’ brivido per la Spal sugli sviluppi di un corner con Pavoletti che per un soffio manca il tap-in a porta vuota sulla spizzata di Romagna, la squadra di casa allora si ricompatta nella propria metà campo e intasa gli spazi concludendo la prima frazione in vantaggio. I rossoblù ripartono con un buon piglio dopo l’intervallo, Semplici si gioca la carta Kurtic di ritorno dopo quasi due mesi d’assenza. Il Cagliari continua ad attaccare con insistenza, i cross dalle fasce aumentano e l’occasione più importante arriva al 57’ con Joao Pedro che non trova però lo specchio della porta. Dall’altro lato Maran opta per un cambio offensivo gettando nella mischia Sau al posto di Bradaric ma al 71’ una fiammata dei biancazzurri rischia di chiudere virtualmente i conti: Petagna guida la ripartenza e fa viaggiare il solito Lazzari che serve in mezzo Antenucci, il numero 7 aggira Srna con un gran controllo e fredda Cragno per il raddoppio. I sardi però non demordono e in appena tre minuti riemergono pareggiando il conto: Pavoletti al 73’ suona la carica con uno stacco imponente sul cross di Srna sovrastando Fares, poi al 76’ Ionita confeziona un gran gol mettendo a sedere Cionek e trafiggendo Gomis con un potente rasoterra per il 2-2.
Il Mazza ammutolisce, l’inerzia è dalla parte degli avversari e la Spal deve dunque stringere i denti per conquistare un punto, dopo 5’ di recupero, utile soprattutto per muovere la classifica e salire a quota 13, una lunghezza in meno rispetto al Cagliari.
(ITALPRESS).