Investire sulle giovani generazioni per formare i cittadini del domani al dialogo, al rispetto di genere, alla parita’. Con questo obiettivo la commissione regionale Pari opportunita’ della Regione Campania ha messo in campo il progetto “Peer Mediation”, di cui oggi, nel corso di un convegno a Napoli, si e’ tirato un primo bilancio. Mediatori familiari sono stati impegnati nel corso dell’anno in una serie di incontri in due istituti scolastici della Campania, la primaria paritaria di Ercolano, Bambi, e la scuola media Karol Wojtyla di Castellammare di Stabia, per spiegare ai piu’ piccoli il rispetto dell’altro e l’importanza del dialogo, che sono alla base del vivere civile. “Credo che questi progetti che si stanno diffondendo sempre piu’ nelle scuole – spiega a margine dell’iniziativa la consigliera delegata alle Pari opportunita’, Loredana Raia – siano un buono strumento perche’ i ragazzi possano assumere una nuova coscienza. La vera battaglia che dobbiamo condurre e’ quella di sconfiggere gli stereotipi, quindi e’ una battaglia di tipo culturale. In particolare, la Peer Mediation, di cui parliamo oggi, e’ un’iniziativa importante perche’ fa interagire da piccolissimi i bambini e gli adolescenti nelle scuole in una condivisione di ruoli, vissuto e conoscenze. Cosi’ imparano a convivere le esperienze a partire dalla famiglia, poi la scuola e, quando saranno piu’ grandi, nella societa’. Solo implementando la formazione dei giovanissimi, domani avremo dei genitori piu’ consapevoli del valore della parita’”. Per Natalia Sanna, presidente della commissione regionale per le Pari opportunita’, “investire sull’educazione al rispetto significa gettare le basi per una societa’ migliore”. Fondamentale il ruolo dei mediatori familiari, ribadito da Federica Anzini, presidente dell’Aimf (Associazione italiana mediatori familiari): “C’e’ bisogno di una educazione al dialogo, a capire le esigenze dell’altro – dice- per prevenire forme di aggressivita’ e di violenza”.