Sono entrate in vigore le norme relative al nuovo Parental Control System, il sistema di controllo sulle connessioni Internet dei minorenni introdotto dalla delibera 9/23/CONS dell’AGCOM. A partire dal 21 novembre tutti gli operatori telefonici hanno, dunque, l’obbligo di attivare un sistema di monitoraggio sulle SIM intestate ai minori.
Gli Internet provider italiani si sono subito attivati per offrire in modo automatico il Parental Control obbligatorio richiesto per gli utenti minorenni, permettendo anche un’attivazione manuale sulle utenze intestate a soggetti maggiorenni ma utilizzate dai minori di diciotto anni. Il nuovo sistema mira a tutelare i bambini e i ragazzi durante il loro accesso a Internet, bloccando l’accesso del dispositivo ad alcune categorie di siti web ritenuti pericolosi.
Il nuovo Parental Control è un ulteriore tassello che si unisce alle iniziative già in vigore destinate a proteggere i minori sul web, che consentono di monitorare le loro attività online. Mentre il Parental Control mira a limitare l’accesso ai contenuti potenzialmente dannosi, altri strumenti, come ad esempio lo SPID per i minori, forniscono un livello aggiuntivo di sicurezza durante l’identificazione online. Infatti, secondo i provider italiani, come InfoCert, lo SPID per minorenni assicura che l’identità online dei giovani utenti sia autenticata e protetta. Questa doppia barriera di protezione composta da SPID e Parental Control costituisce un chiaro esempio di come la tecnologia possa essere impiegata per promuovere la sicurezza dei giovanissimi nel mondo digitale.
Come funziona il nuovo Parental Control System
All’interno della delibera dell’AGCOM sono elencate le categorie di contenuti che dovranno essere bloccate, tra cui rientrano i contenuti per adulti, il gioco d’azzardo e le scommesse, i contenuti violenti o incitanti all’odio e alla discriminazione, le sette religiose e i portali utilizzati per navigare in modalità anonima. Quest’ultima categoria è stata aggiunta per evitare che i minori possano aggirare il blocco nascondendo la loro identità.
Gli Internet provider possono fornire ai propri utenti un software dedicato o un servizio che permetta di bloccare la navigazione ai siti che rientrano nelle categorie vietate. Inoltre, l’abilitazione e la disattivazione del sistema può avvenire mediante un codice PIN, utilizzando lo SPID oppure inserendo un codice OTP inviato via e-mail o sms al genitore. Il nuovo obbligo permetterà di tutelare l’accesso a Internet della generazione Alpha, i bambini nati dopo il 2012 che più di tutti sono cresciuti in un mondo digitale, immergendosi fin dalla più tenera età in tecnologie e piattaforme online che sono diventate parte integrante della loro vita quotidiana.