Paradontologia, una corretta igiene orale per preservare la salute dei denti

ROMA (ITALPRESS) – La parodontologia è una branca fondamentale dell’odontoiatria che si occupa della salute delle gengive e dei tessuti di supporto dei denti. Trascurare la salute parodontale può portare a malattie come la gengivite e la parodontite, che possono causare la perdita dei denti e aumentare il rischio di problemi sistemici come malattie cardiovascolari e diabete.

Una corretta igiene orale, visite periodiche dal dentista e trattamenti specifici permettono di preservare i denti naturali e migliorare il benessere generale.

L’approccio odontoiatrico conservativo “vuol dire fare il possibile per salvare i denti quando possono essere salvati da un punto di vista sia del restauro del dente, ma anche quando ci sono le malattie ai tessuti di supporto. Fare il possibile non vuol dire esagerare anche con le terapie: quando il dente è da togliere, è da togliere. Però molto spesso vengono oggi tolti dei denti che sono facilmente recuperabili. E quando è possibile, in medicina salvare un organo è sempre la prima scelta”. Lo ha detto Giulio Rasperini, professore di paradontologia all’Università degli Studi di Milano e presso l’Università del Michigan e Harvard, intervistato da Marco Klinger per Medicina Top, format tv dell’agenzia di stampa Italpress.

“È più semplice estrarre un dente rispetto a fare delle terapie canalari, per cui è una super specialità dell’odontoiatria fare bene le terapie canalari, fare bene la parodontologia, fare bene tutti gli step, sarebbe possibile salvare i denti. Ovviamente se uno si fa un corso di impianti, toglie il dente, mette l’impianto, fa prima”. Ma è sempre risolutivo usare impianti? “È risolutivo nel breve termine sicuramente, ma gli studi a lungo termine hanno dimostrato in realtà che le complicazioni sia per gli impianti che per la protesi che c’è sopra sono frequenti e quindi alla lunga un dente naturale recuperato con le terapie ha la stessa durata di un impianto. Ci sono pazienti che sono predisposti alla malattia parodontale ed iniziano ad avere problemi da subito, da molto giovani, quindi a maggior ragione bisogna cercare di fare il possibile per recuperare i denti. Questi sono i pazienti che più facilmente perderebbero anche gli impianti.l mentre invece i denti sono salvabili, sono trattabili con delle terapie specifiche”.

Il paziente “deve approfondire, essere sicuro che veramente c’è un’indicazione per estrarre il dente e che ci sia un team o comunque un gruppo di esperti in grado di trattare il caso specifico di questo paziente”. Sui pazienti italiani che vanno all’estero per fare dei lavori in bocca in poco tempo “suggerisco di andare un po’ cauti”.

Come sono e come vengono affrontate con un approccio conservativo le cosiddette ‘tasche’? “Molti colleghi fanno la diagnosi sull’immagine radiografica, invece va fatta con questa sondina, che entra nel solco e lo misura: se c’è la tasca vuol dire che riescono a starci delle specie batteriche che provocano un’infiammazione asintomatica, quindi il paziente non se ne accorge. Può avere un po’ di sanguinamento quando spazzola i denti e lo può ritenere normale, ma se avete le gengive che vi sanguinano andate dal dentista. La maggior parte delle tasche si chiudono con il lavoro dell’igienista, qualche volta è necessario fare delle chirurgie rigenerative”.

L’igiene è fondamentale per la salute paradontale: spazzolino manuale o spazzolino elettrico? “Tutti gli studi hanno dimostrato che lo spazzolino elettrico è più efficace nel rimuovere la placca, specialmente quello rotoscillante” ma se si “usa lo spazzolino manuale perfettamente va benissimo”.

Se ci si lava i denti troppo spesso invece “si provocano recessioni gengivali e si rovina la superficie dentale, specialmente se si usano dentifrici abrasivi e spazzolini con setole”. Infine bisogna “cercare di far capire al paziente l’importanza di smettere di fumare”.

-Foto tratta da video Medicina Top-
(ITALPRESS).

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