Palermo, a Palazzo Steri i 50 anni della “Vucciria” di Guttuso

PALERMO (ITALPRESS) – Un’icona di Palermo non solo per il suo valore artistico, ma anche per la testimonianza che fornisce di una città che oggi appare profondamente trasformata: la Vucciria, dipinto di Renato Guttuso, compie cinquant’anni e li festeggia con una serie di eventi a Palazzo Steri, luogo cui il pittore l’ha donata una volta ultimata la realizzazione.
Accanto alle iniziative collaterali al ‘compleannò della Vucciria, che si estenderanno in quattro giornate, sono stati presentati il nuovo volto dei Musei dell’Università di Palermo, realizzato dall’art director Alessandro Fiore, e la Scala progettata dall’architetto Carlo Scarpa a fine anni ’70: per quest’ultima il restauro è stato completato nei giorni scorsi.
“Guttuso è un’icona della nostra città – sottolinea il rettore Massimo Midiri, – La Vucciria è uno dei quadri più noti del panorama artistico italiano ed è visitata da migliaia di persone, ma Palazzo Steri contiene altri tesori meno noti ai più: l’Università è depositaria di un patrimonio enorme e ha un ricchissimo potere divulgativo. Il nostro sistema museale è molto avanzato e speriamo che la cittadinanza, non solo palermitana, possa impadronirsi di un concetto di ateneo che non rimane arroccato in un palazzo chiuso ma trasferisce giornalmente le proprie conoscenze: dobbiamo contribuire con tutti gli strumenti possibili a fare in modo che i nostri giovani vadano all’Università e diventino i professionisti del futuro”.
Quella per i cinquant’anni della Vucciria, spiega il presidente del Sistema museale di ateneo Michelangelo Gruttadauria, è un’occasione per “festeggiare insieme alla città. La condivisione del patrimonio è una delle missioni dell’Università e in questo senso abbiamo pensato a una serie di piccole attività culturali in compagnia del quadro: tra queste ci sono interventi musicali e discussioni con vari autori. Nel quadro si racconta un luogo che non c’è più e si celebra una città che, pur essendo in continuo mutamento, rimane nell’animo ciò che è sempre stata”.
Pochi anni dopo la donazione del quadro arriva la ristrutturazione di Palazzo Steri e uno degli interventi è proprio quello della Scala oggi intitolata a Carlo Scarpa. Per quanto riguarda la ristrutturazione più recente, racconta Gruttadauria, “la Scala aveva parapetti in vetro messi 15 anni fa per motivi di sicurezza e con il tempo divenuti opachi. Abbiamo contattato l’architetto Fabio Lombardo, che da giovane era stato collaboratore dell’architetto, e insieme al figlio di quest’ultimo Tobia Scarpa hanno realizzato un nuovo parapetto: questo è stato messo a punto nelle officine Zanon, dai fabbri che avevano sempre lavorato con Carlo Scarpa. E’ stato bellissimo vedere all’opera gli ultimi eredi dell’architetto”.

– Foto: xd8/Italpress –

(ITALPRESS).

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