PALAZZO ORLEANS SI RIFÀ IL LOOK

Diventato di proprietà della Regione siciliana nel 1947 per ospitare gli uffici della presidenza, il Palazzo Orleans, dopo oltre settanta anni, vedrà a breve modificata l’intera area ad esso prospiciente con opere che ne esalteranno la bellezza e ne aumenteranno il decoro. Il progetto esecutivo, elaborato dall’Ufficio speciale creato dal governatore Nello Musumeci, è pronto e tutte le autorizzazioni necessarie sono state acquisite. A breve, dunque, potrà essere bandita la gara per assegnare i lavori lungo i marciapiedi antistanti Piazza Indipendenza. Responsabile unico del procedimento è l’architetto Rino Beringheli.
“Utilizzeremo risorse ex articolo 38 del nostro Statuto – spiega il presidente Nello Musumeci – per creare una zona di forte impatto visivo che tutti, cittadini e turisti, non potranno che apprezzare”.
“Al di là delle ragioni di sicurezza che stanno alla base di questa radicale operazione di restyling, sarà un modo – osserva il governatore – per valorizzare ulteriormente un grande monumento di Palermo, qual è appunto il palazzo settecentesco dove ha sede il governo regionale. Proprio per questo i nostri progettisti, coordinati dall’ingegnere Leonardo Santoro, hanno saputo coniugare al meglio l’efficacia dell’intervento con un grande senso dell’estetica e dell’armonia”.
Saranno realizzate delle grandi aiuole, racchiuse in un cordolo in pietra di Billiemi, che costituiranno un vero e proprio filtro verde tra la strada e il palazzo: le essenze arboree saranno scelte tenendo conto di quelle presenti nei Giardini Orleans. Incastonate all’interno del loro disegno, due vasche circolari in pietra del diametro di tre metri.
E’ previsto, inoltre, un intervento di restauro per le due garitte che si trovano ai lati del portone principale d’ingresso e per l’intera recinzione in pietra calcarea e ferro battuto. Per valorizzare l’intero contesto nelle ore serali, sarà installato un nuovo impianto di illuminazione e anche il camminamento a ridosso del palazzo sarà dotato di segnapassi a led.
Non ci sarà alcuna ripercussione sull’assetto viario, che rimarrà a unica carreggiata mantenendo una larghezza minima di undici metri.
(ITALPRESS).

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