Palalic “La Serbia prosegue il cammino per l’adesione all’Ue”

ROMA (ITALPRESS) – La nostra posizione sulla guerra in Ucraina “è chiara dall’inizio: condanniamo la guerra, condanniamo le violazioni dell’integrità territoriale in ciascun Paese e quindi anche in Ucraina. Noi siamo stati sotto sanzioni dieci anni sotto il regime di Milosevic e la popolazione ha sofferto”.
Per questo “la nostra posizione è chiara: non possiamo applicare le sanzioni per risolvere i conflitti internazionali, perchè con le sanzioni innanzitutto soffre la gente”. Lo ha detto Jovan Palalic, presidente del gruppo per l’amicizia parlamentare Serbia e Italia e con il Vaticano, in un’intervista all’agenzia Italpress. Alcuni Paesi europei “ci accusano di non voler seguire la politica internazionale comune” perchè “non vogliamo imporre sanzioni alla Russia” e questo pregiudica l’adesione della Serbia all’Unione Europea. “Noi vogliamo essere un nuovo membro. Il nostro processo di adesione dura da due decenni” ma, a prescindere dal fatto che “abbiamo applicato tutti gli standard che ci hanno chiesto”, l’Unione Europea non dà il suo via libera e “questo ha provocato molte polemiche in Serbia, con un aumento dell’euroscettiscismo. Ringrazio invece l’Italia che ha detto di non voler imporre alla Serbia condizioni che non sussistono per altri Paesi”. In questa querelle con l’UE ha inciso anche la potente esplosione che ha danneggiato un canale idrico e ha temporaneamente interrotto la fornitura di acqua ed energia elettrica al Kosovo, che ha incolpato la Serbia. Palalic rispedisce le accuse al mittente: “La Serbia non c’entra nulla”, anzi, queste accuse “ostacolano il nostro processo di adesione all’UE e il nostro sviluppo economico”, ha risposto. Per Palalic, il primo ministro kosovaro Albin Kurti vuole creare le condizioni “per fare una pulizia etnica ed espellere la popolazione serba dal nord del Kosovo, creando un clima in cui i serbi non possono vivere perchè non hanno lavoro e sono esposti ad attacchi e carcerazioni”, ha sottolineato. Con l’Italia, invece, negli ultimi anni “c’è un rafforzamento storico dei rapporti: quest’anno ci sono tantissime ricorrenze che lo confermano, i 145 anni dei nostri rapporti diplomatici, i 15 anni della firma del trattato del partenariato strategico tra Serbia e Italia, poi abbiamo un importante evento alla fine di gennaio con il vertice dei nostri governi a Belgrado, insieme al presidente Meloni e ai ministri italiani”, ha ricordato.
“L’anno prossimo prepariamo un anniversario importante, i 110 anni della nostra alleanza durante la prima guerra mondiale: molti non sanno che le navi militari italiane hanno aiutato il nostro popolo e hanno salvato la vita dei nostri soldati. Sarà un’occasione per ricordare i nostri popoli in questi tempi molto complicati”, ha concluso Palalic.
(ITALPRESS).
-Foto: Italpress-

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