ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo costruito con i soci, piccoli e grandi insieme, un programma chiaro di lavoro, che abbiamo realizzato già a metà del mandato. Abbiamo cambiato l’organizzazione che era troppo ‘strutturocentrica’ e Milanocentrica e abbiamo eliminato gli sprechi. Abbiamo costruito una squadra brillante e coesa, rafforzando il Salone a Milano, Mosca e Shangai, abbiamo varato il progetto della nuova sede disegnata dall’archistar De Lucchi. E rilanciato la scuola dove formiamo le competenze utili alle nostre aziende”. Lo afferma in un’intervista al Corriere della Sera Emanuele Orsini, presidente di FederlegnoArredo, federazione che organizza il Salone del mobile e rappresenta aziende con un fatturato complessivo di circa 43 miliardi, il 5% dell’industria.
Alla domanda su perché abbia rotto le trattative sul rinnovo del contratto, Orsini risponde così: “È interesse comune delle aziende e dei nostri dipendenti avere una piattaforma contrattuale equilibrata. Questa non lo era”.
Si candiderà alla presidenza di Confindustria? “A Confindustria non ci si candida, si viene candidati. Se così dovesse avvenire, come vedo da tanti associati e da tanti territori, potrò risponderle meglio”, risponde Orsini, che sul possibile ritorno dell’articolo 18 Orsini ha le idee molto chiare: “Non porterebbe vantaggi. Invece sarebbe ora di fare i conti veri dell’attuazione di decreto Dignità, reddito di cittadinanza e Quota 100 per destinare le risorse risparmiate a progetti forti. Le imprese hanno bisogno di concretezza e di visione. Non di demagogia, burocrazia e fiato corto”.
(ITALPRESS).
ORSINI “NO ARTICOLO 18, ALLE IMPRESE SERVE CONCRETEZZA, NON DEMAGOGIA”
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