ORO PER MIRESSI, BRONZO PER GREG E LA CASTIGLIONI

Ancora una volta l’azzurro illumina il pomeriggio scozzese, nella terza giornata della 34esima edizione dei campionati europei di nuoto, in svolgimento al Tollcross International Swimming Centre di Glasgow. Finalmente sboccia in tutto il suo splendore il talento di Alessandro Miressi. Il 19enne torinese di Moncalieri – tesserato per Fiamme Oro e CN Torino – sale per la prima volta sul podio europeo in una gara individuale ed è d’oro nei 100 stile libero in 48″01 (23″22 il passaggio ai 50), primato personale, che toglie dieci centesimi al 48″11 nuotato in semifinale e che a sua volta aveva abbassato di quattordici centesimi il 48″25 siglato al Sette Colli. Miressi si proietta al secondo posto tra i performer italiani, dietro al primatista e campione continentale uscente Luca Dotto (Carabinieri/Larus Nuoto) quinto in 48″45.
Una famiglia di sportivi quella del velocistà piemontese, che nel tempo libero, dall’alto dei suoi 202 centimetri, ama disputare partitelle a basket (è tifoso dei Los Angeles Clippers) con gli amici e che dicono sia anche un ottimo calciatore (fino a 10 anni era difensore nel Moncalieri): il padre Elio giocava a baseball, la madre Piera è stata nazionale di softball e la cugina Clara Gian Pron olimpionica nella canoa slalom a Londra 2012. “Sono contento per la vittoria e per l’oro. Essere campione europeo – spiega Miressi, seguito da Alessandro Satta – fa grande effetto ma sono consapevole che sarà anche un grande peso”.
“Ho fatto il massimo possibilie. Alla fine spiega invece Dotto, allenato dal tecnico federale Claudio Rossetto – non ne avevo più: sono contento per Alessandro”.
L’Italnuoto si conferma podio della specialità regina dopo gli ori di Filippo Magnini a Debrecen 2012, il bronzo di Luca Leonardi a Berlino 2014 e la vittoria di Dotto a Londra 2016 per un totale di dodici medaglie (7-0-5 aggiornare).
A seguire, si è dimostrato più forte della gastroenterite con febbre che l’aveva colpito nella serata di sabato e che avrebbe costretto al forfait molti ma non un fuoriclasse come lui. Gregorio Paltrinieri stupisce tutti, compreso il suo mentore, il tecnico federale Stefano Morini che lo ha definito “un grande uomo”, ed è di bronzo nei 1500 stile libero. Il bicampione del mondo e campione olimpico abidca il trono continentale, dopo i tre successi consecutivi a Debrecen 2012, Berlino 2014 e Londra 2016 quando si impose con l’attuale prima europeo 14’34″04, in favore del tedesco Florian Wellbrock che vince in 14’36″15; ma la prestazione di SuperGreg, che chiude in 14’42″85, resterà comunque memorabile per il coraggio e la caparbietà. “Un terzo posto europeo è sempre importante. Ho provato a nuotare di cattiveria perchè in acqua proprio non riuscivo a stare. Ritengo – racconta il prossimo 24enne di Carpi, tesserato per Fiamme Oro Roma e Coopernuoto – di aver fatto bene a disputare la gara. Dispiace per lo stato di forma, non di aver perso. Fino all’ultimo ho avuto qualche dubbio ma non avrei mai abbandonato. Potevo preservarmi per gli 800 ma non sarebbe stato giusto, bisognava difendere il titolo”.
Quarto uno splendido Domenico Acerenza – tesserato per CC Napoli ed ultimo arrivato alla corte di Morini al Centro Federale di Ostia – che firma il personale in 14’51″88, abbassando di quasi quattro secondi il 14’55″44 siglato per l’argento ai Giochi del Mediterraneo di Tarragona. “Sono estremamente contento per il tempo e per il piazzamento di rilievo. Più di questo non potevo pretendere”, spiega il 23enne lucano.
Un bronzo dal sapore dolce, poi, quello conquistato da Arianna Castiglioni nei 100 rana vinti dalla russa Yulia Efimova – argento olimpico a Rio 2016 e bronzo iridato a Budapest 2017 – in 1’05″53. La 19enne di Busto Arsizio – tesserata per Fiamme Gialle e Team Insubrika e già sul gradino più basso del podio a Berlino 2014- nuota il personale in 1’06″54 (31″34), abbassando l’1’06″91 registrato agli Assoluti di Riccione e ripetuto sabato in semifinale. “Non vedevo l’ora di tornare sul podio. Ho disputato la gara che volevo. Essere sul podio con Efimova e Meilutyte (seconda), vuol dire molto. Il crono – spiega Castiglioni, preparata dal tecnico federale Gianni Leoni – è veramente soddisfacente”. Tocca settima la primatista italiana Martina Carraro (Fiamme Azzurre/NC Azzurra 91) in 1’07″59.
Un sabato pomeriggio da riserva, poi nella serata la notizia del ripescaggio in finale per la rinuncia del britannico James Guy. Federico Burdisso sfrutta il jolly e tira fuori una gara tutta coraggio e sfrontatezza per il bronzo (il terzo azzurro di oggi) nei 200 farfalla.
Il 16enne di Pavia – tesserato per Tiro a Volo e allenato da Simone Palombi – nuota in 1’55″97, primato personale e record italiano juniores che cancella di quasi cinque decimi l’1’56″40 che stampò a luglio per l’argento agli europei giovanili di Helsinki. Burdisso che studia in Inghilterra Matematica, Scienze e Fisica, sognando un futuro universitario negli Stati Uniti, diventa il primo millenials (nato 2000) a medaglia per il nuoto italiano in una manifestazione internazionale assoluta. “Sapevo di non avere nulla da perdere. Ho affrontato la finale per giocarmela – spiega Burdisso, allenato da Simone Palombri – senza troppe pressioni: la medaglia è veramente inaspettata. Adesso il prossimo obiettivo è il record italiano”.
Dulcis in fundo il bronzo (e sono 4) dalla 4×200 stile libero dei debuttanti. Alessio Proietti Colonna (1’48″20 primato personale), Filippo Megli (1’45″44), Matteo Ciampi (1’46″49) e Mattia Zuin (1’47″45) toccano in 7’07″58, dietro alla Gran Bretagna oro in 7’05″32 e alla Russia d’argento in 7’06″66. Increduli, gasati ed emozionati i quattro giovani “alfieri” azzurri al traguardo. La 4×200 stile libero resta sul podio europeo dopo il bronzo di Andrea Mitchell D’Arrigo, Filippo Magnini, Luca Dotto, Gabriele Detti a Londra 2016.
(ITALPRESS).

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