“ORGOGLIO DEL RISCATTO” AL FIANCO AZZURRI VERSO TOKYO

Valorizzare l’atletica leggera italiana e i suoi talenti, cercando di dettare le linee guida per riportare al movimento entusiasmo e spirito partecipativo. E’ questo lo scopo di “Un Progetto per l’Atletica”, presentato oggi a Milano dal movimento “Orgoglio del Riscatto”, nato tre anni fa con il sostegno alla candidatura di Stefano Mei alla presidenza della Fidal.  L’associazione, composta da dirigenti di società, tecnici, atleti e imprenditori accomunati dall’amore per l’atletica, ha individuato questo progetto come strumento di supporto e valorizzazione di atleti di alto livello impegnati nelle manifestazioni internazionali. Inizialmente “Orgoglio del Riscatto” seguirà tre atleti di vertice dell’atletica italiana non aggregati ai gruppo sportivi militari, come il lariano Simone Cairoli, specialista del decathlon, la vicentina Laura Strati, cinque volte campionessa italiana di salto in lungo, e la centometrista Johanelis Herrera Abreu, supportandoli – in collaborazione e in sinergia con le società di appartenenza – nell’immagine, nella comunicazione, nella relazione con gli sponsor e i media, ma soprattutto nell’aspetto tecnico. Il metodo di lavoro prevede lo sviluppo di un progetto personalizzato, dalla pianificazione strategica fino all’organizzazione logistica, passando per l’aspetto agonistico-sportivo e quello di coaching valoriale. Il primo obiettivo per gli atleti sostenuti da “Un Progetto per l’Atletica” sono i Mondiali di Doha 2019, ma quello a lungo termine è la partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“E’ necessario cercare delle idee condivisibili, perché l’atletica italiana ne ha bisogno. Questo progetto ha lo scopo di sostenere alcuni atleti, per ora solo tre per motivi di budget, impegnati nel mondo del lavoro e che quindi non fanno parte dei gruppo sportivi militari. Lo stesso presidente della Fidal Giomi è felice di questa iniziativa”, ha spiegato il portavoce dell’associazione, Stefano Mei. “Si tratta di un’iniziativa importante per me, soprattutto per l’aiuto che mi sarà dato per provare la qualificazione ai Mondiali”, ha commentato Simone Cairoli. “Ho sempre dovuto fare tutto da sola e quindi far parte di questo progetto mi agevola”, ha aggiunto Laura Strati, mentre per Johanelis Herrera “con la staffetta ho già staccato il biglietto per Doha, ora grazie a questo progetto spero di portare avanti anche i miei obiettivi personali”. A tenere a battesimo l’iniziatica anche l’ex lunghista Fiona May e l’ex fondista Francesco Panetta, che ha detto: “Io ho sempre corso per una squadra che non era militare, ma erano altri tempi perché c’erano altre disponibilità economiche. La federazione deve ripartire puntando anche su progetti come questo, dando un aiuto a un numero maggiore di atleti. Mi auguro veramente che questo sia un punto di ripartenza”.

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