Sette ambulatori del Policlinico Universitario A. Gemelli Irccs hanno aperto le porte ai pazienti per la giornata mondiale della consapevolezza sul linfedema. La giornata ‘Open-Day’, caratterizzata da visite gratuite in ambulatori aperti in via straordinaria e interamente dedicati alla cura del linfedema, anticipa l’appuntamento mondiale del 6 marzo, permettendo ai pazienti di informarsi su una malattia che colpisce circa 40.000 persone ogni anno. Marzia Salgarello, direttore del centro per il trattamento chirurgico del linfedema e del dipartimento di chirurgia plastica e ricostruttiva del Policlinico A.Gemelli Irccs, spiega, all’Italpress, l’importanza di un approccio integrato, che quest’anno prevede desk informativi sulla nutrizione, la fisioterapia e un corretto stile di vita: «È un’assoluta novità perché tutti insieme – fisioterapisti, con noi micro-chirurghi, i chirurghi plastici e i nutrizionisti – si occupano non solo della prevenzione, ma anche della cura. Tanti pazienti ci chiedono che cosa fare dopo l’asportazione dei linfonodi e l’insorgenza di questa malattia. È una malattia che va trattata precocemente, i pazienti devono cominciare subito i protocolli di trattamento. È questo il senso della giornata».
Per l’occasione, la hall del Gemelli, si è trasformata in un centro di fisioterapia con tre aree di dimostrazione pratica sulle tecniche di linfodrenaggio, bendaggio, tutori elastici e la pressoterapia per ridurre il gonfiore dovuto alla patologia. Il linfedema – che al Gemelli è monitorato dal centro per il trattamento chirurgico del linfedema, considerato un riferimento anche oltre confine – è una patologia che interessa sempre più persone colpite da tumore. Determina il rigonfiamento degli arti a causa di una mancanza del drenaggio della linfa sotto la pelle, causando dolore e difficoltà a vestirsi e muoversi liberamente. Prima, spiegano il Gemelli e Beautiful After Breast Cancer Italia – poteva essere catalogata come una malattia rara, oggi invece l’incidenza è purtroppo in crescita ed in Italia colpisce 40 mila persone in più all’anno. Può insorgere in chi ha delle alterazioni del sistema linfatico ma, sempre di più, interessa i pazienti affetti da tumore, in particolare chi ha subito lo svuotamento chirurgico dei linfonodi a causa di tumori alla mammella, ginecologici, urologici, melanomi e sarcomi. Si stima infatti che il linfedema colpisca dal 20 al 40% dei pazienti sottoposti a questo tipo di intervento oncologico.