OPEN DATA, D’AMELIO “RENDERE PROTAGONISTE NUOVE GENERAZIONI”

“La Campania presenta un bilancio positivo su temi come la trasparenza amministrativa, l’innovazione, la semplificazione delle procedure, i risparmi. Ovviamente possiamo lavorare su questi temi con sempre maggiore profitto se le nuove generazioni si rendono protagoniste”. Così Rosetta D’Amelio, presidente del Consiglio regionale della Campania, a margine del convegno ‘Open Data per la trasparenza e la partecipazione’, promosso dal dipartimento di informatica dell’Università di Salerno in collaborazione con la Presidenza del Consiglio regionale.

Il convegno è il compimento di oltre 3 anni di ricerca e innovazione in 6 Paesi europei (Italia, Irlanda, Francia, Olanda, Polonia, Gran Bretagna) nell’ambito dell’uso degli open data, e rappresenta l’evento conclusivo del progetto europeo Horizppn 2020 Route-To-Pa, coordinato dall’Università di Salerno.

“La Campania – prosegue D’Amelio – è stata la prima regione in Italia a partecipare a questo progetto, con lo scopo di creare più piattaforme al servizio dei cittadini, aumentare la trasparenza, l’informazione capillare, e soprattutto formare le nuove generazioni su un progetto di questa rilevanza; non a caso in Aula stamattina sono presenti 4 scuole, due toscane e due campane, che hanno partecipato a questa iniziativa. Questo lavoro – continua la presidente dell’assise regionale – riprende tra l’altro la legge 14/2013, una delle prime norme regionali in Italia sulla trasparenza amministrativa”.

L’assessore regionale all’Innovazione, Valeria Fascione, aggiunge che “la crescita digitale è una priorità della Regione”. “La Campania – spiega – sta partendo con il suo progetto di open data grazie ad un team interno e risorse dedicate. Abbiamo un portale ad hoc – aggiunge – e l’obiettivo è quello di alimentare questo portale con dati nativi, utili ad una successiva valorizzazione, per avvicinare maggiormente la nostra policy a ciò di cui hanno bisogno cittadini, imprese, scuole, sistema sanitario: servizi più efficienti, risparmio dei tempi e dei costi. E – prosegue  – un ruolo determinante può arrivare dalle start-up, che potranno lavorare questi dati e offrire nuovi servizi sia alle imprese sia alla collettività”.

Vittorio Scarano, dell’Università di Salerno, che ha coordinato il progetto, dice che “nel mondo e in  Europa si sta riflettendo molto su quello che è il ruolo della trasparenza, che non è un risultato ma un processo, che va conquistata passo passo, e dove gli strumenti tecnologici, gli open data, sono solo alcuni dei componenti. Non basta quindi pubblicare dati sul un video web per dire che la Pa è più trasparente. Bisogna fare qualcosa in più, attraverso strumenti che permettano ai cittadini di creare insieme alle Pa open data”.

Su cosa la pubblica amministrazione può fare per aumentare la trasparenza il direttore tecnico dei sistemi informativi del Consiglio regionale della Campania, Giuseppe Ferretti, dice: “Abbiamo varie strade, quella di continuare a redigere documenti, ma anche quella di fare documenti multimediali, come i web tg. Sono nuove forme di costruzione della comunicazione dalle quali è possibile inferire i cosiddetti data-set, ovvero insieme di dati che sintetizzano il lavoro all’interno di attività istituzionali. Già sul nostro portale – prosegue – abbiamo costruito una sezione chiamata ‘open data’ in cui abbiamo pubblicato i nostri dati che sono federati con il portale nazionale e il portale europeo. Il passo successivo sarà quello di amplificare una sezione denominata ‘open mediateca’, in cui insieme ai documenti testuali e ai documenti multimediali, sarà possibile estrarre gli open data a partire dai resoconti di questi documenti speciali, anche per facilitare attraverso i motori di ricerca la propagazione della conoscenza e delle attività”.

 

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]