MILANO (ITALPRESS/WEWELFARE.IT) – L’obbligo di contribuzione previdenziale è stato imposto a tutti i pensionati che continuano a lavorare, nessuno escluso, da una legge dello Stato del 2011. La novità, appena entrata in vigore, è che i ricalcoli non saranno più triennali come in passato. “E’ un altro impegno che ci eravamo presi e che si realizza”, commenta il presidente dell’Enpam Alberto Oliveti.
Chi non è iscritto a una cassa di previdenza è tenuto a versare alla gestione separata dell’Inps pagando il 24 per cento; chi è invece iscritto all’Enpam potrà pagare il 9,75 per cento. Inoltre il ricalcolo presso l’Ente di previdenza dei medici e dei dentisti viene fatto ogni anno automaticamente mentre nel caso dell’Istituto nazionale della previdenza sociale viene attribuito solo su richiesta dell’interessato e solo dopo un biennio (la prima volta) o dopo periodi di cinque anni.
I contributi versati dopo il pensionamento non hanno lo stesso valore di quelli pagati durante gli anni di attività ordinaria. A parità di denaro versato, il controvalore in pensione in casa Enpam è comunque paragonabile o superiore a quello dato dall’Inps.
Il supplemento di pensione versato con la pensione Enpam di aprile ha in realtà decorrenza dal 1° gennaio successivo all’anno di pagamento dei contributi. Quindi nei bonifici inviati ai pensionati sono stati liquidati anche gli arretrati.
(ITALPRESS).
Oliveti (Enpam) “Aumenti ad aprile, l’impegno che si realizza”
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