“La ricerca si nutre della sinergia tra le diverse componenti della società civile perché solo così è possibile accelerare investimenti e massimizzare le ricadute. Questa giunta regionale ha fortemente sostenuto la collaborazione tra le varie realtà accademiche affinché tutte insieme contribuiscano ad elevare la qualità del sistema e dell’offerta formativa universitaria”. Lo ha detto il presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, in occasione della presentazione della “Notte dei ricercatori” che si svolgerà il prossimo 28 settembre in contemporanea con altre centinaia di città in tutta Europa. In Calabria, infatti, l’edizione 2018 dell’appuntamento all’insegna della ricerca, dell’innovazione scientifica e della cultura si realizzerà nell’ambito del progetto finanziato dalla Commissione Europea “SuperScienceMe: REseArCH in your REACH”, presentato congiuntamente dall’Università della Calabria (in qualità di soggetto capofila), dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria e dall’Università Magna Græcia di Catanzaro insieme a sei istituti del CNR e alla Regione Calabria (dipartimento Programmazione e Fincalabra-CalabriaInnova).
“Con importanti investimenti di risorse regionali – ha aggiunto Oliverio – abbiamo sostenuto il diritto allo studio, il potenziamento delle infrastrutture universitarie e le attività di ricerca e dottorati. Le università, aprendosi al territorio possono farsi conoscere e dialogare con le nuove generazioni e la collettività per promuovere efficacemente la diffusione della conoscenza e creare uno scambio concreto e virtuoso di saperi fondamentale per lo sviluppo della Calabria”. Il rettore dell’Unical, Gino Mirocle Crisci, ha sottolineato che “il sistema Calabria sta scoprendo le sue università grazie a questa giunta regionale che ci sta dando molto spazio. La Notte dei ricercatori a cui partecipiamo da diversi anni avrà quest’anno un ulteriore evoluzione, siamo stati inseriti nella lista europea a metà posizione con il coinvolgimento dei tre atenei e degli enti locali.
Sarà il miglior esempio dell’apertura delle università al territorio con la partecipazione delle scuole, delle famiglie e dei giovani per lanciare la propria sfida competitiva nel campo della innovazione e della ricerca”.
Francesco Mauriello, in rappresentanza dell’università Mediterranea, ha aggiunto che “è la prima volta che abbiamo ottenuto il bollino della Comunità europea per quello che rappresenta un momento importante per i ricercatori e per tutta la comunità accademica. Mostreremo le nostre attività durante tutta la settimana per culminare venerdì prossimo in una serata aperta alla città con il concerto conclusivo di Edoardo Bennato”. Giovanni Cuda dell’Università Magna Græcia ha rimarcato il valore di un’iniziativa a cui l’ateneo catanzarese partecipa per la prima volta: “Orgogliosi di agganciarci a questo evento che consentirà di far conoscere alla collettività le ricadute sociali ed economiche delle attività di ricerca. Uno degli obiettivi di noi docenti deve essere quello di attrarre gli studenti e far capire loro che la ricerca è un mestiere straordinariamente bello e gratificante”. Alla presentazione è intervenuta, inoltre, il Direttore dell’istituto ITM del CNR Lidia Giorno ribadendo che “è necessario prendere consapevolezza che la conoscenza è patrimonio per la collettività ed è la chiave per il cambiamento e per lo sviluppo sostenibile dei territori”.
L’Autorità di Gestione del POR Paola Rizzo ha illustrato le attività programmate dalla Regione per l’evento con momenti di approfondimento e laboratori a cura dei dirigenti regionali sulle misure a favore del diritto allo studio e dell’alta formazione. Una specifica iniziativa sulla S3 con il primo incontro della Piattaforma Tematica regionale dedicata all’area di innovazione Turismo e Cultura è prevista per il 27 settembre, alle ore 10.30 presso il Centro Congressi Aula Magna dell’Università della Calabria, e sarà un’occasione per avvicinare operatori istituzionali, imprese e ricercatori.