Bologna, via libera a maggiori tutele per i rider

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Doppio ok del Consiglio comunale di Bologna alla sicurezza dei riders proprio nel giorno in cui i Riders Union Bologna hanno messo in atto un’azione di mailbombing nei confronti della Regione per sollecitare un regolamento regionale prescrittivo. L’aula ha approvato due odg, uno presentato dal consigliere Andrea Colombo (Partito Democratico) e l’altro dal collega Federico Martelloni (Coalizione Civica), riguardano la tutela della salute e la sicurezza dei riders e ciclofattorini sia rispetto all’emergenza coronavirus attuale, che alla fase 2, che alle tutele già previste dalla Carta di Bologna. Il documento presentato da Colombo chiede alla Giunta di “farsi parte attiva con la Regione Emilia-Romagna affinché l’ordinanza presidenziale vigente sia integrata prevedendo con urgenza, in specifico per tutta la durata dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, che ‘la consegna a domicilio è consentita solo alle attività economiche e alle imprese intermediarie dei servizi di consegna che adottano le necessarie misure di prevenzione e protezione della salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori a qualsiasi titolo addetti alle consegne’, e individuando la sanzione conseguente alla violazione di questi obblighi”.

Inoltre, nel frattempo l’odg invita il Sindaco a “valutare di adottare un’ordinanza comunale con gli ordinari poteri sindacali in materia di commercio” e a “continuare ad agire presso ogni competente livello istituzionale affinché, più in generale, l’efficacia delle previsioni della “Carta dei diritti fondamentali dei lavoratori digitali nel contesto urbano” venga estesa, ad esempio con legge regionale, nei confronti di tutti gli operatori economici del settore, per assicurare omogeneità di tutela dei lavoratori e parità di trattamento delle imprese sul mercato”. L’odg Colombo è stato emendato in aula e approvato con 27 voti favorevoli (Partito Democratico, Movimento 5 stelle, Coalizione civica, gruppo misto-Nessuno resti indietro, gruppo misto-Al centro Bologna) e 6 astenuti (Lega nord, Fratelli d’Italia, Insieme Bologna).
Il testo presentato da Martelloni, invece, chiede innanzitutto di “interdire, a livello regionale o comunale, tutte le attività di consegna di cibo a domicilio, fatta eccezione per le piattaforme firmatarie di intese – come la Carta di Bologna del 31 maggio 2018 – che prevedono effettive garanzie dei diritti dei lavoratori anche in tema di tutela della loro salute e sicurezza”. Poi che “a fronte della disposta chiusura di bar, ristoranti e pubblici esercizi salvo che per le attività di food-delivery, Sindaco e Giunta consentano di svolgere tale attività ai soli pubblici esercizi formalmente impegnati a servirsi delle sole piattaforme in grado di assicurare tutti gli standard di tutela della salute e sicurezza, per tali intendendosi quelle che siano vincolate da intese o accordi – come la Carta di Bologna – che prevedono effettive garanzie dei diritti dei lavoratori anche in tema di tutela della salute e sicurezza sul lavoro”. Infine, l’odg Martelloni chiede di “prescrivere il monitoraggio e il controllo, da parte della polizia municipale, dell’effettivo rispetto di tutte le prescrizioni in tema di tutela della salute e sicurezza da parte delle piattaforme di food-delivery a partire dalla fornitura generalizzata delle dotazioni individuali di protezione (mascherine, guanti e disinfettante), adozione di modalità contatless al momento del prelievo e della consegna nonché opportuna tutela assicurativa e sanitaria”.

L’odg Martelloni è stato emendato in aula e approvato con 26 voti favorevoli (Partito Democratico, Movimento 5 stelle, Coalizione civica, gruppo misto-Nessuno resti indietro, gruppo misto-Al centro Bologna) e 6 astenuti (Lega nord, Fratelli d’Italia, Insieme Bologna).
(ITALPRESS).

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