Ocse, i dazi di Trump spingono al ribasso l’economia mondiale

MILANO (ITALPRESS) – La guerra commerciale, nonostante sia solo alle sue battute iniziali, getta già forti ombre sull’economia internazionale. I dazi imposti dall’amministrazione Trump, insieme alle ritorsioni da parte dei Paesi colpiti, sono secondo l’Ocse una minaccia alla crescita dei prossimi anni oltre a impattare negativamente sui prezzi facendo salire l’inflazione. Nel suo aggiornamento sulle condizioni dell’economia globale l’organizzazione con sede a Parigi lancia l’allarme sulle nuove criticità.

Il Pil globale frenerà fermandosi al 3,1% nel 2025 (-0,2% rispetto alle indicazioni di dicembre) e solo al 3% nel 2026, anno in cui l’inflazione rallenterà al 3,2% pur restando ben al di sopra all’obiettivo del 2% fissato da Fed e Bce. A fare le spese della frenata saranno soprattutto i due protagonisti della guerra commerciale. Vale a dire Usa e Cina, le cui economie cresceranno più lentamente del previsto: rispettivamente del 2,2% e del 4,8% nel 2025, e rallenteranno ulteriormente nel 2026 (rispettivamente al +1,6% e al +4,4%).

I dazi rappresentano un problema per tutti. Ad esempio, l’area euro dovrebbe crescere dell’1% quest’anno e all’1,2 il prossimo. La Germania aumenterà solo dello 0,4 e nel 2026 dello 0,7%, mentre la Francia dovrebbe subire un calo molto più contenuto: rispettivamente 0,8% e 0,1 punti rispetto a dicembre. In questo scenario non fa eccezione l’Italia, che nei prossimi due anni dovrebbe crescere dello 0,7% e dello 0,9, ovvero 0,2 punti in meno sul 2025 e 0,3 sul 2026 se confrontato con le tabelle di dicembre.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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