Sono sbarcati, nella notte, a Lampedusa gli 82 migranti della Ocean Viking, dopo che l’Italia ha assegnato quello dell’isola come porto sicuro alla nave di Sos Mediterranea e Medici Senza Frontiere.
In Italia rimarranno 24 profugli degli 82 a bordo, gli altri andranno in Germania, Francia, Portogallo e Lussemburgo.
La nave non è entrata in porto ed è rimasta in rada. I migranti sono stati presi a bordo di motovedette della Guardia costiera e condotti sul molo Favaloro, per essere poi trasferiti all’hotspot dell’isola.
Le autorità italiane hanno accolto l’allarme che era stato lanciato dalla nave di Sos Mediterranée e Medici senza frontiere.
Dopo sei giorni dal primo soccorso, si è così conclusa l’odissea. Medici senza frontiere, attraverso twitter aveva lanciato l’allarme: “Ci sono 82 persone che hanno subito enormi traumi, chiediamo una soluzione rapida per risparmiare loro altre inutili sofferenze. Sappiamo che i Governi #UE stanno cercando un accordo, ma intanto che si facciano sbarcare”. Un allarme raccolto dal Governo italiano.
“Credo che ci sia un grande equivoco sul fatto che sia stato assegnato un porto sicuro alla Ocean Viking. Noi abbiaoma assegnato un porto sicuro solo perchè l’Europa ha deciso di aderire alla nostra richiesta di prendere in carico gran parte di quei migranti” ha detto Luigi Di Maio parlando con i giornalisti. “Il nostro obiettivo, ma anche nel precedente Governo, era quello che anche gli altri paesi europei se ne facessero carico. Oggi si sono create le condizioni per questa distribuzone. Si fanno sbarcare se vengono redistribuiti. L’obiettivo per noi restano gli investimenti nei paesi di provenienza, l’accordo sui rimpatri che vanno di pari passo con la cooperazione internazionale”.
“C’è un cambiamento radicale tra il precedente governo e quello di oggi. Il precedente non ha risposto neanche alle lettere scritte, oltre alle chiamate telefoniche, mentre qui c’è già una presa di posizione del Ministro” ha detto all’Italpress il sindaco di Lampedusa Salvatore Martello. “Stamattina quando ho saputo che la nave doveva arrivare a Lampedusa ho detto: se è più vicina alla Sicilia perché portarla a Lampedusa così poi noi dobbiamo rimandare le persone sulla terraferma per andare nei centri? Ho detto – ha continuato il primo cittadino – che c’era un problema di geografia. Poi però ho ricevuto una telefonata dal Ministero in cui mi hanno detto che esiste un problema tecnico: gli hotspot in Sicilia sono pieni mentre quello di Lampedusa ha solo due persone ed entro 48 ore saranno trasferiti sulla terraferma. La stessa telefonata da parte del ministero – ha evidenziato – chiarisce le motivazioni per cui sono stati portati qui a Lampedusa”.