Nuove regole rifugi alpini in Piemonte, stop all’obbligo di sacco a pelo

TORINO (ITALPRESS) – Via l’obbligo di sacco a pelo, un carico aggiuntivo di difficile gestione per chi affronta lunghe traversate o escursioni ad alta quota. Deroga alle misure di distanziamento sociale, ridotte a un metro in considerazioni delle caretteristiche strutturali di questo tipo di edifici. Sono state approvate dalla giunta della Regione Piemonte le nuove Linee guida per la riapertura in sicurezza dei rifugi alpini ed escursionistici, che superano quelle nazionali in virtù delle specifiche esigenze di un territorio di media e alta montagna come il Piemonte. “Tuteliamo uno dei principali attori economici e culturali delle nostre montagne – spiega il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – Dal rifugio simbolo Capanna Margherita, con i suoi 4.554 il più alto d’Europa, sono molti i rifugi che senza la nostra regolamentazione non avrebbero potuto aprire o garantire un servizio adeguato”. In Piemonte, lungo i suoi oltre 1.000 chilometri di Alpi e 15.000 chilometri di sentieri, sono presenti più di 200 rifugi escursionistici e alpini che garantiscono 6.000 posti letto e centinaia di posti di lavoro, ma soprattutto rendono vive e praticabili le nostre montagne. La riapertura dei rifugi era consentita a partire dal 1 giugno. Tra gli aspetti più critici che le nuove linee guida regionali superano, rispetto alle disposizioni nazionali, c’è l’eliminazione dell’obbligo di uso del sacco a pelo (carico aggiuntivo di difficile gestione per chi affronta lunghe traversate o escursioni ad alta quota). Il gestore dovrà garantire set monouso per lenzuola e coprifedera o biancheria lavabile a 90°C, e la sanificazione di coperte, piumini e ciabatte. Solo nel caso in cui ciò non sia possibile, sarà richiesto l’uso del sacco a pelo e di federa e ciabatte personali da specificare preventivamente al momento della prenotazione. Tenendo conto delle caratteristiche strutturali dei rifugi d’alta quota è stato, inoltre, ridotto a un metro il distanziamento per i pernottamenti. Per sostenere la riapertura dei rifugi e l’adeguamento alle misure di sicurezza anti Covid-19, la Regione ha destinato un contributo a fondo perduto di 2 mila euro per ogni struttura nell’ambito del piano “Riparti Piemonte”. Le nuove Linee guida regionali rappresentano un supporto in più e sono frutto di un importante confronto con chi rappresenta il mondo dei rifugi.
(ITALPRESS).

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