Allargare ulteriormente il numero chiuso con un incremento del 50% .E’ quanto chiedono da Bari i rettori delle Università italiane pubbliche e private che ieri pomeriggio e stamattina si sono riuniti nell’Ateneo del capoluogo pugliese prima nelle giunta e poi nell’assemblea della Crui. Ad annunciarlo nel pomeriggio a margine della seconda giornata del convegno organizzato a Bari da Geo-Crui sull’innovazione didattica, il magnifico rettore dell’Università, Antonio Uricchio. Un incremento del 50% “portando – ha detto Uricchio spiegando anche che in questo modo si è superata la volontà del 20% paventata ieri – da 10mila a 15mila il numero complessivo degli accessi a medicina. Il numero aperto ad oggi – ha continuato – diventa difficile da realizzare in considerazione anche dell’elevato numero dei partecipanti alle procedure”.
“Quest’anno – ha sottolineato – erano oltre 60mila. Ma in ogni caso – ha aggiunto Uricchio – si rende necessario anche adeguare il numero di coloro che possono iscriversi ai corsi di medicina, anche a coloro che poi escono dal sistema per effetto dei pensionamenti e quindi per il lato anagrafico. Quindi il turn over – ha proseguito – può essere anche meglio realizzato attraverso un equilibrio fra ingressi e poi uscite dal mondo del lavoro. Abbiamo poi discusso – ha spiegato – della prossima finanziaria, auspicando che quest’anno non vi sia una riduzione del fondo di funzionamento ordinario e anzi si possano investire soprattutto sul reclutamento dei giovani ricercatori, il vero capitale – ha concluso – di cui l’Università italiana ha particolarmente bisogno”.