NONA FINALE A NEW YORK PER SERENA, SFIDERA’ OSAKA

Saranno Serena Williams e Naomi Osaka a contendersi sabato il trofeo degli Us Open, ultimo Slam del 2018 in corso sul cemento di Flushing Meadows, a New York. Nella notte italiana – sotto il tetto dell’Arthur Ashe Stadium, chiuso per la pioggia battente – la statunitense, numero 26 Wta ma accreditata della 17esima testa di serie, ha liquidato per 6-3, 6-0 la lettone Anastasija Sevastova, numero 18 Wta e 19esima testa di serie, mentre la giapponese, numero 19 Wta e 20esima testa di serie, si e’ imposta per 6-2, 6-4 sull’altra americana Madison Keys, numero 14 del ranking e del seeding, finalista dodici mesi fa.
Per Serena sara’ la 31esima finale in carriera in un Major e per la seconda volta nel giro di tre mesi avra’ la chance di agguantare il record Slam di Margareth Court (24 trofei). Per Osaka sara’ la prima finale Slam in carriera: mai nessuna giapponese nell’Era Open era arrivata cosi’ avanti. La giapponese si e’ aggiudicata piuttosto nettamente l’unico precedente con la Williams, a marzo al primo turno del Premier Mandatory di Miami, ma si trattava solo del secondo torneo dell’americana dal rientro post-maternita’.
Appena 66 minuti. Tanto e’ bastato alla Williams per approdare in finale a New York per la nona volta. Nel loro primo confronto nel tour la Sevastova si e’ illusa solo per un attimo, con quel 2-0 iniziale frutto di un break in avvio: poi pero’ la Williams e’ entrata in partita, ha registrato colpi e servizio (non ha concesso piu’ una palla-break) ed ha infilato un parziale di dodici game ad uno (6-3, 6-0 lo score) che ha distrutto ogni velleita’ della lettone, mai cosi’ avanti in carriera in uno Slam, permettendo alla 36enne americana di raggiungere la sua seconda finale Major da quando e’ diventata madre – il 1° settembre del 2017 – della piccola Alexis Olympia. Numeri da paura per Serena: 31 vincenti contro i 10 della sua avversaria (20 contro 12 i gratuiti), 4 ace (e un doppio fallo) ma soprattutto l’86% dei punti conquistati a rete (24 su 28). “Se devo essere onesta non mi aspettavo tutto questo – ha commentato a caldo -. Sapevo che il mio tennis era cresciuto tanto ma davvero non credevo cosi’: ed e’ questa la cosa piu’ esaltante. Sono scesa in campo un po’ emozionata perche’ lo scorso anno in questi giorni stavo letteralmente combattendo per la mia vita in ospedale: mi stavano operando per la terza volta, e ce ne sarebbe stata ancora una quarta. Ero in un letto incapace di muovermi, di camminare o di fare qualsiasi altra cosa: dodici mesi dopo – dice ancora l’americana – ecco che sono per la seconda volta in finale di fila in un Major. Come ho gia’ detto pero’ non e’ che l’inizio: non sono arrivata in vetta, mi sto ancora arrampicando”.
La Williams e’ scesa a rete molto piu’ del solito e con ottimi risultati: “Sapevo di dover venire avanti piu’ spesso contro di lei. So giocare a rete e so fare le vole’e, altrimenti non avrei vinto tanti Slam in doppio. La finale contro Naomi? Ho perso l’unico match che abbiamo giocato ma sicuramente io non ero al meglio”.
Semifinali maschili a partire dalle 22 ora italiana. Dopo la finale di doppio, si giocano un posto in finale Rafa Nadal, numero 1 del mondo e campione in carica (terzo successo in questo torneo), e l’argentino Juan Martin Del Potro, vincitore nel 2009.
Poi in campo il giapponese Kei Nishikori, finalista nel 2014 (battuto da Marin Cilic), e Novak Djokovic, trionfatore a New York nel 2012 e 2015 (oltre ad altre cinque finali).
(ITALPRESS).

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