“Un entusiasmo che puzza di bruciato. L’entusiasmo di chi predica bene e razzola male, quello manifestato dai parlamentari del Movimento 5 Stelle Mirella Liuzzi e Emanuele Scagliusi all’indomani della nomina dei nuovi vertici delle Ferrovie Appulo Lucane caratterizzata da lottizzazione, raddoppio dei costi a carico della collettività e mancanza di trasparenza nelle scelte compiute, con un consigliere di amministrazione costretto a dimettersi prima ancora dell’insediamento. Per il ministro Toninelli e il governo del “cambiamento” giallo-verde è l’ennesimo scivolone di cui i lucani e la stessa base grillina non possono andare sicuramente fiera”.
A dichiararlo è l’assessore regionale alle Infrastrutture Carmine Miralda Castelgrande, secondo il quale fa specie leggere nelle parole di Liuzzi e Scagliusi una ipocrisia di fondo, condita di ingannevole smemoratezza.
“Che ne è – si chiede infatti Castelgrande – della battaglia grillina sulla riduzione delle spese nella pubblica amministrazione, quando a guidare il consiglio di amministrazione delle Fal sarà il presidente di una società di trasporto pugliese che non solo porterà a casa due stipendi, ma lo farà in pieno conflitto di interessi?”
“Che ne è – rincara la dose Castelgrande – della tanto sbandierata ansia di partecipazione del popolo della rete, quando le scelte si fanno nel chiuso di una stanza ministeriale, in assenza di qualunque interlocuzione con gli enti locali, a partire dalle Regioni interessate, Puglia e Basilicata, che pure avrebbero il diritto-dovere di esprimere la propria opinione, e non solo in ossequio ad un pur doveroso garbo istituzionale?”
“Avremmo potuto risparmiare al ministro Toninelli – che in queste ore ha scoperto di avere altri collaboratori che non brillano per specchiata moralità – la nuova, brutta figura rimediata nel nominare un consigliere di amministrazione, impostogli dall’alleato leghista, rinviato a giudizio per una brutta storia legata all’associazione antiracket del Salento”.
“Prima di esultare per nomine che lasciano l’amaro in bocca e che rischiano di rallentare a danno della città di Matera il buon lavoro avviato dall’ex presidente Fabio Colamussi (il quale, va ricordato, essendo al contempo direttore generale dell’Azienda faceva risparmiare alle Fal lo stipendio di presidente), l’on. Liuzzi – conclude l’assessore Castelgrande – farebbe bene ad andarsi a rileggere le dichiarazioni rilasciate il 5 luglio scorso dalla ministra pentastellata Lezzi che a Matera aveva elogiato il buon lavoro di Colamussi. Salvo poi cambiare idea nel giro di pochi giorni. Alla faccia della coerenza”.