La prima volta di Clement Noel. Il transalpino riesce a sbaragliare la concorrenza e vince lo slalom speciale di Wengen, Svizzera. Grande sicurezza per il classe 1997 che, dopo aver terminato in testa la prima manche, riesce a confermarsi anche nella seconda parte di gara non sentendo la pressione. Un finale palpitante, deciso nelle ultime porte con Noel che è riuscito a chiudere davanti all’austriaco Manuel Feller per soli otto centesimi. Non è riuscita la grande rimonta a Marcel Hirscher, il fuoriclasse aveva chiuso la prima manche solamente al quinto posto staccato quasi di un secondo e nella seconda ha cambiato musica terminando la sua prova a 10 centesimi da Noel, a 2 da Feller. Un podio che comunque in ottica classifica generale vale tanto visto che il suo più grande rivale, il norvegese Henrik Kristoffersen, termina quarto e alle sue spalle. Nella classifica di Coppa del Mondo il distacco tra i due adesso è di oltre 400 punti: 1036 di Hirscher contro i 621 di Kristoffersen. Per l’Italia arrivano notizie positive: Stefano Gross centra il miglior risultato stagionale terminando la sua prova al nono posto, nonostante al termine della prima manche era settimo. L’azzurro sta cercando di ritrovare la condizione dopo il brutto infortunio al ginocchio e la prova di oggi sicuramente può dare la fiducia giusta: “Sto acquisendo fiducia sicuramente – ha affermato l’azzurro – nell’ultima parte come al solito manca ancora un po’ di allenamento, arrivo a tre quarti gara che non riesco più a imprimere la mia sciata” Manfred Moelgg è dodicesimo: “Come è successo ad Adelboden, sotto mi è mancato qualcosa”, ha commentato Moelgg mentre dà continuità Giuliano Razzoli che entra nuovamente tra i primi quindici mettendo in cascina punti importanti: “La via è quella giusta, anche nelle prossime due gare sarò nei trenta – ha dichiarato l’azzurro – per me è comunque una risalita” Nella prima manche invece erano usciti tutti gli altri italiani: Simon Maurberger, Alex Vinatzer, Riccardo Tonetti, Fabian Bacher e Hans Vaccari. Il circus bianco al maschile la settimana prossima si trasferirà nella mitica pista di Kitzbuhel dove si disputeranno un Super-G, una discesa e infine uno slalom speciale. Mikaela Shiffrin straordinaria. La campionessa statunitense mette in fila le avversarie anche nel SuperG di Cortina trovando dal cilindro la vittoria numero 54 in Coppa del Mondo. Una vittoria simbolica di quello che è al momento la situazione nel circus bianco al femminile: c’è una sola donna al comando. Una vera e propria impresa sottolineata dal boato del pubblico italiano che riconosce i meriti a colei che si appresta a diventare la più forte e la più vincente di tutti i tempi. Tina Weirather assaporava ormai la vittoria, ma l’atleta del Liechtenstein si deve accontentare del secondo posto, staccata di soli 16 centesimi da una Shiffrin pigliatutto. In una gara molto equilibrata, sul podio ci sale anche l’austriaca Tamara Tippler che chiude a 18 centesimi dalla vetta e agguanta una terza posizione insperata alla vigilia. Per l’Italia sicuramente non è la miglior giornata: Federica Brignone è la prima delle azzurre ma è fuori dalla top ten, per lei un undicesimo posto che non può essere considerato un grande risultato. Buona gara per Elena Curtoni che è quattordicesima, mentre chiudono a punti anche Francesca Marsaglia (diciassettesima) e Nadia Fanchini (ventisettesima).
In classifica generale Shiffrin allunga vertiginosamente: l’americana sale a quota 1494 punti, quasi 600 in più di Petra Vlhova seconda a 598. Un dominio irreale. Una domenica che rappresenta anche un simbolico passaggio di testimone tra due fuoriclasse: per una Mikaela Shiffrin che domina la Coppa del Mondo, c’è una Lindsey Vonn che saluta. La statunitense ha disputato la sua ultima prova a Cortina, una prova opaca visto che è uscita dopo poche porte ma l’entusiasmo del pubblico è stato straordinario. Al traguardo a renderle omaggio c’è la grande assente nonché sua amica, Sofia Goggia: “ Non ci rendiamo conto dell’icona sportiva che è questa donna – ha sottolineato l’azzurra ai microfoni di Raisport – ha vinto 82 gare di Coppa del Mondo, abbiamo avuto la fortuna di competere con un mostro sacro del nostro sport”.
(ITALPRESS).