ROMA (ITALPRESS) – “C’è qualcuno che ha sottoscritto la scommessa del governo Draghi, votando la fiducia e condividendo un’agenda che il premier ha offerto in maniera molto chiara al Paese, ma magari poi in realtà sotto un po’ rema contro o non è contento delle scelte che si stanno facendo. È un peccato perché sono scelte utili al Paese, disegnano un cambio di passo e una svolta ormai oggettiva”. Lo ha detto Luciano Nobili, deputato di Italia Viva, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” dell’Agenzia Italpress, rispondendo a una domanda in merito al dibattito di questi giorni sul tema del lavoro.
“Siamo ai cento giorni del governo Draghi – ha continuato -, sui vaccini abbiamo cominciato a correre e ci sono risultati evidenti, sul decreto Sostegni si è fatto quel che si poteva cercando di indirizzare le risorse dove c’erano le emergenze maggiori e poi c’è il Pnrr, importante per il futuro. In questo quadro un giorno Salvini sul coprifuoco, un giorno Letta proponendo una nuova tassa, un giorno Orlando che, contraddicendo le scelte che il governo aveva fatto, avanza la proposta di spostare ancora il blocco dei licenziamenti”, ha aggiunto.
“Il blocco dei licenziamenti – ha affermato – sembra una bella cosa, in realtà non è così perché veniamo da un anno e mezzo terribile, l’Italia ha perso più di dieci punti di Pil e qualche centinaio di migliaia di posti di lavoro”. Per Nobili, se l’Italia “sta imboccando la strada della ripartenza è il momento di interrompere le misure. Con le risorse del Pnrr, con i sostegni che stiamo dando, con la ripartenza che il paese sta imboccando – ha continuato -, è sensato permettere alle imprese di riprendere la loro attività, non tenere in vita quelle che Mario Draghi ha chiamato imprese zombie, non tutelare il posto di lavoro ma il lavoratore, smettere di investire risorse sull’assistenza. Il reddito di cittadinanza rimane – ha evidenziato – ma dobbiamo rivederlo profondamente e c’è un intervento forte sulle politiche attive per il lavoro”. “Bene uno strumento che contrasti la povertà – ha spiegato -, può essere anche il reddito di cittadinanza, ma poi ci vuole una rivoluzione delle politiche del lavoro, perché è il momento di puntare sul lavoro e non sull’assistenzialismo”.
Secondo il deputato, “il Pnrr è una grande rivoluzione perché in Italia abbiamo avuto tante riforme senza risorse” e adesso invece “mette insieme riforme e grandi investimenti. Se facciamo camminare insieme le due cose – ha detto – forse imbocchiamo la strada giusta”.
Chi farà le riforme? “Deve farle il governo Draghi, da qui al 2023. E spero – ha proseguito – che il lavoro di Draghi possa continuare anche dopo il 2023. Abbiamo cominciato questa legislatura con l’Italia che sembrava entrata nella bolla sovranista e populista. Tre anni dopo queste forze votano la fiducia al più europeista degli europeisti, Mario Draghi. Nessuno di noi ci avrebbe scommesso un fiorino il giorno dopo le elezioni del 2018. Non vorrei che molte di quelle forze che oggi stanno con Draghi, in una sorta di tela di Penelope, la mattina scrivano il Recovery plan e la sera distruggano la tela delle riforme perché da queste ultime passa il futuro del paese”.
È c’è anche la riforma fiscale. “Il nostro sistema – ha evidenziato – non può che avere una sua progressività perché lo prevede la Costituzione. Flat tax? Mi sembra molto difficile ma si sta lavorando per trovare una posizione comune delle forze di maggioranza sulla riforma fiscale, per costruire un fisco più equo, più giusto e più semplice”.
In merito alla proposta del segretario del Pd, Enrico Letta, secondo Nobili, “proporre un aumento delle tasse in un paese come l’Italia” è “sbagliato sempre” ma “proporlo in un momento in cui l’Italia viene da un anno e mezzo di pandemia è nel campo dell’assurdità”. “Il tema della dote ai giovani è giusto – ha detto -, aumentare le tasse no”.
Per il futuro, secondo il deputato di Italia Viva, per “tutti i riformisti del paese nel 2023 quando l’agenda Draghi tornerà in pericolo” ci vorrà “uno spazio politico largo”.
Per quanto riguarda le Amministrative di Roma, inoltre, per Nobili, c’è una “rivoluzione della competenza con Carlo Calenda”.
“Se arriva al secondo turno, Calenda vince”, ha pronosticato. In generale, in Italia, “stando ai sondaggi, oggi il centrodestra è probabilmente la maggioranza relativa, penso però – ha spiegato – che sia molto diviso. Le città lo dimostrano perché c’è un gioco di veti reciproci fortissimi. Credo che oggi alle elezioni avrebbero molti problemi a trovare una quadratura e spero – ha concluso – che vincerà le prossime elezioni, quando arriveranno, un signore che si chiama Mario Draghi”.
(ITALPRESS).
Nobili “Con Draghi al Governo evidente cambio di passo”
Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]