Nel Triveneto export di 10 miliardi nel primo trimestre 2024

Yantai - China - September 7, 2023 Yantai Trade An aerial view of the container port in Yantai in east China's Shandong province Thursday, Sept. 07, 2023. (Yantai - 2023-09-07, Tang Ke/Utuku/ROPI) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

VENEZIA (ITALPRESS) – E’ stato pubblicato il Monitor dei distretti industriali del Triveneto al primo trimestre 2024, curato da Research Department Intesa Sanpaolo.
Nel primo trimestre 2024 i distretti del Triveneto hanno registrato un lieve calo delle esportazioni a prezzi correnti rispetto allo stesso periodo del 2023 (-4,1%) leggermente superiore a quello osservato a livello distrettuale nazionale (-1,1%) e che estende la serie di variazioni trimestrali negative iniziata nel 2023. Il livello delle esportazioni rimane comunque elevato con valori che superano i 10 miliardi di euro e si avvicinano fortemente al record del periodo tra gennaio e marzo toccato nel 2022. Il Veneto con 8,2 miliardi di euro segna una diminuzione del -3,5%, il Trentino-Alto Adige (TAA) con 1,4 miliardi di euro registra un calo del -3,9%, mentre il Friuli-Venezia Giulia (FVG) manifesta una variazione negativa a doppia cifra (-10,6%) da attribuire al sistema casa che, dopo il balzo di vendite nella fase post pandemica, attraversa una fase di stabilizzazione. Nell’attuale contesto mondiale di incertezza geopolitica e di rallentamento del commercio internazionale, le aree che hanno risentito maggiormente tra gennaio e marzo 2024 del calo delle vendite distrettuali del Triveneto sono state quelle dei paesi europei occidentali (-302 milioni di euro) e del Nord America (-81 milioni di euro), mentre in Medio Oriente e America Latina ci sono stati segnali di crescita rispetto al 2023, rispettivamente di +35 milioni di euro e di +12 milioni di euro.
In Veneto meno della metà dei distretti ha incrementato le esportazioni: su tutti spicca l’Oreficeria di Vicenza, che ha avuto un andamento particolarmente brillante in linea con il settore orafo italiano grazie al forte incremento della domanda dalla Turchia. Sono rimasti in territorio positivo anche tutti i distretti dell’agro-alimentare con maggiore intensità per i Vini del Veronese e i Dolci e pasta veronesi. Nel comparto metalmeccanico solo le Macchine agricole di Padova e Vicenza registrano un aumento delle esportazioni, mentre tra gli altri settori il Grafico-Cartario veronese segna un ottimo incremento a doppia cifra (+17,8%). Tutti i distretti della filiera del sistema moda hanno accusato un calo delle vendite sia quelli più a monte (Concia di Arzignano) che quelli del lusso (Occhialeria di Belluno, Calzature del Brenta e tessile di Schio-Thiene-Valdagno) e di fascia media e legati all’attività sportiva (Calzatura Veronese, Tessile di Treviso, Calzatura Sportiva di Montebelluna e Sportsystem). Nel sistema casa si registra una lieve crescita degli Elettrodomestici di Treviso e dei Sistemi di illuminazione di Treviso, Venezia, Vicenza e Padova. Nel Trentino-Alto Adige i distretti dell’agro-alimentare compensano con buoni tassi di crescita il calo dei distretti della meccatronica, e in Friuli-Venezia Giulia solo il Caffè di Trieste mostra incrementi rilevanti.
Gli Stati Uniti e la Germania, protagonisti di un balzo di vendite nei distretti veneti nel 2022, nel primo trimestre 2024 hanno accentuato il rallentamento osservato nel 2023, solo in parte compensato dall’espansione in Turchia e verso i mercati del Medio Oriente (Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti) ed Estremo Oriente (Hong Kong, Vietnam e Malesia). Nel TAA invece si è registrata una maggiore tenuta degli Stati Uniti e della Germania e un calo più accentuato di Svezia, Francia e Austria. Nei distretti del FVG gli Stati Uniti risultano insieme agli Emirati Arabi Uniti i mercati di sbocco più trainanti per il Mobile e pannelli di Pordenone, che invece ha registrato un calo consistente delle vendite nei suoi principali mercati di riferimento europei (Regno Unito, Francia e Germania). Nella seconda parte dell’anno ci si attende una ripartenza degli scambi internazionali di cui i distretti del Triveneto potrebbero beneficiare dato il loro buon posizionamento competitivo, sebbene il contesto attuale porti con sè dei fattori di rischio connessi alle tensioni geopolitiche, ai conflitti irrisolti e alla nuova presidenza a novembre negli Stati Uniti.
I distretti del Veneto. Rallentamento generalizzato dell’export.
Nel 1° trimestre 2024 i distretti del Veneto, pur registrando un calo tendenziale del 3,5%, superano a prezzi correnti il valore di 8,2 miliardi di euro di esportazioni allineandosi ai valori record trimestrali toccati nel 2022. Si tratta del quarto trimestre consecutivo in territorio negativo con solo 10 dei 27 distretti monitorati in crescita rispetto al 1° trimestre 2023.
Sistema moda in contrazione fatta eccezione all’Oreficeria di Vicenza. Tra i distretti con maggiore crescita il distretto dell’Oreficeria di Vicenza segna un incremento del +18,5% grazie al balzo in Turchia dove le vendite sono più che raddoppiate. Vista l’entità dei flussi, pur in presenza di una dinamica vivace della domanda turca, l’evoluzione registrata negli ultimi trimestri è probabilmente anche da collegarsi a possibili triangolazioni tra stati che vedono la Turchia come mercato di passaggio per successive destinazioni. Il balzo importante delle vendite può essere legato in parte agli effetti di politiche restrittive sull’importazione di oro in lingotti introdotte dal governo di Ankara, che potrebbero aver determinato un incremento di acquisti di prodotti orafi più basici per successive trasformazioni. Buono anche l’incremento osservato negli Emirati Arabi Uniti, Romania e Malaysia.
Gli altri distretti del Sistema moda Veneto hanno segnato un calo a doppia cifra nei principali mercati: le vendite negli Stati Uniti, che pesano il 15% dell’export del comparto, sono scese del -16%, con effetti sull’Occhialeria di Belluno, sull’Oreficeria di Vicenza e sulla Calzatura sportiva e sportsystem di Montebelluna, mentre la contrazione del mercato francese (con peso del 14%) è stata rilevata soprattutto nelle Calzature del Brenta distretto costituito da una forte rete di terzisti che lavorano per le maison del lusso francesi, e in cui operano stabilimenti di produzione delle case stesse. Germania e Cina sono poi gli altri mercati in cui c’è stato maggior rallentamento: nel primo mercato soprattutto il calo è stato avvertito nella Calzatura sportiva e sportsystem di Montebelluna e nel Tessile e abbigliamento di Schio-Thiene e Valdagno, nel secondo mercato è stata maggiormente interessata la fascia di prezzo alta della moda (Occhialeria di Belluno, Tessile e abbigliamento di Schio-Thiene-Valdagno e Calzature del Brenta). Le criticità rilevate nelle vendite dei distretti del lusso si sono fatte sentire anche a monte della filiera nella Concia di Arzignano (-2,6%) che già aveva registrato delle variazioni tendenziali negative nei 4 trimestri precedenti, e che negli ultimi anni si è specializzata nell’altissima qualità di lavorazione delle pelli per soddisfare le richieste dei grandi brand del lusso, a fronte di minori quantità lavorate per il settore dell’arredamento e dell’automotive.
Ripercussioni si sono sentite anche nelle esportazioni dei distretti di fascia media di prezzo come la Calzatura veronese (-12,4%) e il Tessile e abbigliamento di Treviso (-15,2%). Le imprese distrettuali venete del settore della moda sono riuscite comunque ad attenuare l’effetto della diminuzione delle vendite nei principali mercati di sbocco grazie a un’espansione in Turchia (soprattutto Oreficeria di Vicenza, come commentato sopra), negli Emirati Arabi Uniti (non solo Oreficeria di Vicenza, ma anche Concia di Arzignano, Tessile e abbigliamento di Schio-Thiene e Valdagno e Tessile e abbigliamento di Treviso), ad Hong Kong (principalmente Occhialeria di Belluno, Concia di Arzignano, Tessile e abbigliamento di Schio-Thiene e Valdagno, Calzatura sportiva e sportsystem di Montebelluna) e nei Paesi Bassi (Oreficeria di Vicenza, Occhialeria di Belluno e Tessile e abbigliamento di Schio-Thiene e Valdagno).
Rallentamenti nella meccanica strumentale e nella termomeccanica.
Fatta eccezione per le Macchine agricole di Padova e Vicenza, che aumentano le esportazioni tra gennaio e marzo del 2024 del +6,4% grazie al traino degli Stati Uniti, della Spagna e della Germania, gli altri distretti monitorati del comparto metalmeccanico registrano una contrazione: la Meccanica strumentale di Vicenza segna -60 milioni di euro (pari a -8,6%), la Termomeccanica scaligera -56 milioni di euro (pari a -12%) e la Termomeccanica di Padova -27 milioni di euro (pari a -6,5%). I paesi dell’Europa Occidentale sono stati i mercati di sbocco con i cali più intensi, in primis la Germania (complessivamente -12,7%) e il Regno Unito (-19,6%). Spinte positive sono arrivate dall’Arabia Saudita (Termomeccanica di Padova e Meccanica strumentale di Vicenza), dalla Francia (Termomeccanica di Padova e Meccanica Strumentale di Vicenza) e dalla Spagna (Termomeccanica scaligera).
5 su 7 distretti del sistema casa riducono i valori esportati.
Tra i distretti veneti del sistema casa solo gli Elettrodomestici di Treviso segnano un lieve aumento dell’export (+2,8%) e i Sistemi di Illuminazione di Treviso, Venezia, Vicenza e Padova mantengono pressochè stabili i valori esportati nel primo trimestre 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+0,9%). I distretti che hanno maggiormente risentito della recessione in Germania, loro primo mercato di sbocco per rilevanza, sono stati, invece, il Legno e arredo di Treviso (-30 milioni di euro pari a -5,7%), il Mobile del Bassanese (-10 milioni di euro pari a -7,2%) e il Marmo e granito di Valpolicella (- 9 milioni di euro pari a -8,5%). Il perdurare del conflitto russo -ucraino frena la domanda russa e pesa sull’export del Mobile in stile di Bovolone (-4 milioni di euro pari a -17,1%). Nei Prodotti in vetro di Venezia e Padova il calo (-14 milioni di euro pari a -15,2%) è invece da attribuire alla battuta d’arresto delle vendite in Spagna e negli Stati Uniti, più che dimezzate.
Avvio d’anno positivo per tutti i distretti veneti dell’agro-alimentare grazie all’aumento delle vendite in Germania, Russia, Regno Unito e Belgio: particolarmente brillante il risultato dei Vini del Veronese (+11,6%), unico distretto veneto a entrare nella classifica dei primi 20 distretti italiani per crescita delle esportazioni tra gennaio e marzo 2024, seguito dai Dolci e pasta veronesi (+16,4%) grazie al contributo dei Paesi Bassi e degli Stati Uniti. L’Ittico del Polesine e del Veneziano aumenta le vendite del prodotto fresco (in Germania, Croazia e Spagna) e rallenta invece nel comparto della trasformazione. Lieve crescita anche per le Carni di Verona e per il Prosecco di Valdobbiadene che replica i valori esportati nel primo trimestre del 2023, frenato dal calo delle vendite nel mercato statunitense.
Tra i rimanenti distretti il Grafico-Cartario veronese registra un’ottima crescita a doppia cifra (+17,8%) trainato dal Regno Unito e dagli Stati Uniti, mentre restano in territorio negativo le Biciclette di Padova e Vicenza (-10,1%) nonostante i segnali positivi dalle vendite in Cina, Francia e Germania, più che controbilanciate dal calo delle esportazioni verso la Romania (paese di delocalizzazione produttiva). Le Materie plastiche di Treviso, Vicenza e Padova segnano un calo del -3,3%, migliorato rispetto a quello medio del 2023, grazie alla crescita nei paesi dell’Est europeo (in primis Ungheria e Repubblica Ceca).
I distretti del Trentino-Alto Adige.
Dopo 12 trimestri di crescita ininterrotta, nei primi tre mesi del 2024 i 10 distretti monitorati del TAA sfiorano 1,4 miliardi di euro di esportazioni, in contrazione del -3,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. I due maggiori distretti per valore dell’export della metalmeccanica sono entrati infatti in territorio negativo: la Meccatronica dell’Alto Adige è calata del 8,6%, quella di Trento poco di più al 8,8%. Per entrambi i distretti la diminuzione più forte si è registrata nella componentistica auto, in particolare nella Meccatronica dell’Alto Adige, dove ha avuto impatto più forte il calo in Messico (dopo una crescita media del +41% nel 2023 è passato a un calo del 42% tra gennaio e marzo 2024), mentre nella Meccatronica di Trento sono stati rilevanti le diminuzioni in Francia e in Cina.
La Germania, mercato di sbocco che pesa il 22,7% dell’export dei distretti delle due Province, in generale ha mostrato una buona tenuta (+0,5%) trainando le vendite dei distretti dell’agro-alimentare (ad eccezione delle Marmellate e succhi di frutta dell’Alto Adige -5,6%) e della Meccatronica di Trento (+2,7%), ma pesando sulla contrazione del Legno e Arredamento dell’Alto Adige (-17,3%), della Meccatronica dell’Alto Adige (-4,2%) e del Porfido di Val di Cembra (-9,1%).
Le Mele dell’Alto Adige si contraddistinguono come unico distretto con una crescita brillante (+16,9%) grazie anche al traino di Spagna, Arabia Saudita e Paesi Bassi, mentre Stati Uniti e Russia hanno sostenuto la buona crescita dei Vini e distillati di Bolzano (+8,5%). Nell’altro distretto dei Vini e distillati di Trento si è invece registrata una contrazione delle vendite nel mercato statunitense che ha fatto entrare il distretto in territorio negativo.
I distretti del Friuli-Venezia Giulia.
I distretti del FVG, a fronte di 676 milioni di euro esportati tra gennaio e marzo 2024, per il quarto trimestre consecutivo registrano un calo tendenziale del -10,6%. Il sistema casa dopo l’eccezionale balzo post pandemico (crescita a prezzi correnti del +20,8% tra il 2019 e il 2023), aveva già iniziato nel 2023 un periodo di graduale stabilizzazione delle esportazioni. In particolare, nel primo trimestre del 2024 il distretto più rilevante della regione, il Mobile e pannelli di Pordenone, ha segnato una contrazione del -8,8%, con cali nel Regno Unito, in Germania e Francia, ma con una ripresa che fa ben sperare nel mercato statunitense (+34% nel 1° trimestre 2024 sul 1° trimestre 2023). Più accentuata invece la contrazione osservata nelle Sedie e complementi di arredo di Udine (-16,1%) e negli Elettrodomestici di Pordenone (-25,8%), questi ultimi con cali generalizzati nei mercati di sbocco europei non interamente controbilanciati dalla crescita registrata in mercati ancora marginali come Israele, Emirati Arabi Uniti, Cina, Bulgaria e Hong Kong.
Nel comparto agro-alimentare, gli Stati Uniti trainano la crescita brillante del Caffè di Trieste (+13,8%) e contribuiscono a bilanciare in parte la diminuzione delle vendite nel mercato tedesco per il Prosciutto San Daniele che chiude il primo trimestre in calo del 15,2%. Al contrario nei Vini e distillati del Friuli il mercato statunitense segna una contrazione, così come il Regno Unito, i Paesi Bassi e la Spagna, provocando l’entrata in territorio negativo del distretto (-4,4%) nonostante la tenuta delle vendite in Germania.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]