Nel Parco del Beigua crescono i falchi pecchiaioli monitorati

ROMA (ITALPRESS) – Si è da poco concluso sui primi rilievi alle spalle di Arenzano, ai confini meridionali del Parco del Beigua, il monitoraggio della migrazione dei rapaci diurni. Una finestra di dodici giorni incentrata sulla migrazione del falco pecchiaiolo Pernis apivorus che, intorno alla metà di maggio, raggiunge il picco del proprio passaggio. Sono stati poco meno di 5.200 i falchi pecchiaioli conteggiati in questa sessione di rilevamento, un dato ben superiore alla media, vicina ai 3.300 soggetti per sessione. “Questo numero, il più elevato dal 2005, rientra comunque nella variabilità e nelle fluttuazioni numeriche che da un anno all’altro sono considerevoli: esse sono determinate da molti fattori in sede di conteggio, e fra queste la meteorologia del periodo è la più influente: la variabilità opera alle varie scale e le condizioni meteo con basse coperture nuvolose sono state favorevoli nel convogliare il flusso migratorio lungo il rilievo e il litorale ligure, nei giorni di massimo passaggio, diminuendo l’incidenza dei mancati avvistamenti e la dispersione del flusso lungo altre linee di migrazione”, spiega Luca Baghino, l’ornitologo che da oltre 30 anni segue il fenomeno della migrazione dei rapaci per il Parco. Il falco pecchiaiolo, tra i rapaci diurni, è la specie più abbondante in migrazione pre-riproduttiva nel Parco del Beigua come in molte altri siti di migrazione italiani e mediterranei, ed è seguito da oltre 15 anni in questo periodo-chiave con modalità e protocolli d’osservazione standardizzati.
(ITALPRESS).

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