Nel 2024 le ispezioni sul lavoro sono cresciute del 59%

ROMA (ITALPRESS) – Ben 139.680 verifiche ispettive; 83.330 violazioni in materia di salute e sicurezza accertate nelle 46.985 ispezioni effettuate (+126% sul 2024); 15.000 sospensioni delle attività imprenditoriali; 200 milioni di contributi previdenziali e 20 milioni di premi assicurativi recuperati.

Questi sono alcuni dati dell’attività svolta nel 2024 dal personale dell’Ispettorato nazionale del lavoro e dai militari del Comando Carabinieri per la tutela del lavoro che opera all’interno dell’Agenzia, ai quali si sommano gli oltre 18.000 accessi ispettivi da parte di Inps e Inail che hanno consentito il recupero di un ulteriore miliardo di contribuzione evasa/omessa. I risultati conseguiti confermano inoltre la costante attenzione dedicata all’azione di intelligence che, abbinata a un’efficace programmazione, ha consentito di registrare un tasso di irregolarità del 74% migliorando la capacità di intercettare realtà aziendali in cui, con buona probabilità, sussistono fenomeni di violazione.

Nell’arco del 2024, è cresciuto inoltre l’impegno di INL teso a diffondere una cultura del lavoro regolare e in sicurezza, attraverso 955 incontri (+27% rispetto al 2023) che hanno permesso di interloquire con quasi 80 mila soggetti tra lavoratori, imprenditori, professionisti e studenti. L’attività di vigilanza svolta nel 2024 è stata illustrata dal direttore dell’Ispettorato, Danilo Papa, nel corso della riunione della Commissione centrale di coordinamento dell’attività di vigilanza che si è svolta nella Sala Piegari.

Durante la riunione, il capo di Gabinetto del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Mauro Nori, ha illustrato le linee strategiche che dovranno caratterizzare l’attività di vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale da parte di tutti gli organi di vigilanza, mettendo in evidenza l’esigenza di una sempre più attenta attività di intelligence.

Il tutto evitando ogni sovrapposizione di interventi ispettivi e dando priorità alle violazioni che evidenziano patologie particolarmente gravi, ovvero quelle che interessano altri lavoratori oltre al denunciante o, ancora, quelle dalle quali sia possibile desumere, sia pure soltanto tramite indizi, situazioni di sfruttamento. A chiusura dell’incontro, il direttore centrale dell’attività di vigilanza, Aniello Pisanti, ha esposto le linee operative per l’attività da svolgersi nel corso del 2025, acquisendo le osservazioni dei partecipanti con l’obiettivo di intensificare il presidio della normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e la lotta contro il lavoro sommerso e lo sfruttamento dei lavoratori.

“Nel 2025 – ha evidenziato Danilo Papa – l’Ispettorato prevede un impegno ancor maggiore, soprattutto in ambito salute e sicurezza sul lavoro, grazie anche all’immissione, nella seconda parte dell’anno, di nuove unità ispettive”.

Il commento del ministro

“I dati dell’INL confermano l’impegno del Governo Meloni e di questo ministero per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro. La crescita del 59% del numero delle ispezioni, il picco del +126% per quelle in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e l’aumento della loro efficacia grazie all’utilizzo di una preventiva attività di intelligence va però accompagnata da una costante e diffusa attività di formazione che permetta di migliorare la capacità di prevenire il rischio, di qualunque natura esso sia. Come governo sosteniamo questa strategia d’intervento a 360 gradi: l’investimento in assunzione di nuovi ispettori, in interoperabilità tra banche dati e l’attività di contatto sui territori lo confermano”. Così il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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