Nei primi 10 mesi del 2019 le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail sono state 534.314, 240 in più rispetto alle 534.074 dei primi 10 mesi del 2018 (+0,04%).
Aumentano solo i casi avvenuti “in itinere”, nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il luogo di lavoro, che sono passati da 80.534 a 82.535 (+2,5%), mentre quelli “in occasione di lavoro” registrano un calo dello 0,4% (da 453.540 a 451.779).
Le denunce di incidente mortale entro il mese di ottobre sono state 896, 49 in meno rispetto alle 945 dei primi 10 mesi del 2018 (-5,2%). “La flessione non è rassicurante, in quanto legata soprattutto agli ‘incidenti plurimi’, con cui si indicano gli eventi che causano la morte di almeno due lavoratori, che per loro natura ed entità possono influenzare l’andamento del fenomeno – spiega l’Inail -. È proprio quello che è accaduto tra gennaio e ottobre dello scorso anno, quando gli incidenti plurimi sono stati 21 e hanno causato 76 vittime, più del doppio dei 34 lavoratori che hanno perso la vita nei 16 incidenti plurimi avvenuti nei primi 10 mesi di quest’anno”.
“Il raffronto appare quindi poco significativo, se si considera che la metà dei 76 decessi in incidenti plurimi dei primi 10 mesi del 2018 è avvenuta nel solo mese di agosto, funestato soprattutto dai due incidenti stradali occorsi in Puglia, a Lesina e Foggia, in cui hanno perso la vita 16 braccianti, e dal crollo del ponte Morandi a Genova, con 15 casi mortali denunciati all’Inail. Nel mese di agosto di quest’anno, invece, non sono stati registrati eventi di uguale drammaticità”, prosegue l’Istituto.
L’analisi territoriale mostra una diminuzione delle denunce di incidenti mortali nel Nord-Ovest (da 260 a 232), nel Nord-Est (da 235 a 209) e al Sud (da 203 a 190), e un aumento nel Centro (da 174 a 185) e nelle Isole (da 73 a 80).
A livello regionale spiccano i cali rilevati in Liguria e Veneto (rispettivamente 24 e 18 decessi in meno) e gli incrementi nel Lazio (+11), nelle Marche e in Sicilia (+10 per entrambe).
Nei primi 10 mesi di quest’anno il numero degli infortuni denunciati è diminuito dello 0,4% nella gestione Industria e servizi (dai 422.222 casi del 2018 ai 420.625 del 2019) e dello 0,3% in Agricoltura (da 28.036 a 27.947), mentre è aumentato del 2,3% nel Conto Stato (da 83.816 a 85.742).
Sono in calo le denunce di infortunio sul lavoro nel Nord-Ovest (-0,1%), nel Nord-Est (-0,4%) e al Sud (-0,6%), mentre nel Centro e nelle Isole l’aumento è stato pari, rispettivamente, all’1,2% e allo 0,8%.
Tra le regioni che hanno fatto registrare le flessioni percentuali maggiori spiccano il Molise (-6,4%) e la Valle d’Aosta (-5,1%). Gli incrementi più consistenti sono invece quelli della Sardegna (+3,9%) e dell’Umbria (+2%).
Il lieve aumento delle denunce che emerge dal confronto dei primi 10 mesi del 2018 e del 2019 è legato esclusivamente alla componente femminile, che registra un +0,6% (da 188.785 a 189.945 denunce), a differenza di quella maschile, in diminuzione dello 0,3% (da 345.289 a 344.369).
Per i lavoratori extracomunitari si registra un incremento degli infortuni denunciati pari al 4,9% (da 66.167 a 69.429), mentre le denunce dei lavoratori italiani sono in calo dello 0,6% (da 446.694 a 444.051) e quelle dei comunitari dell’1,8% (da 21.211 a 20.832).
Dall’analisi per classi di età emergono aumenti tra gli under 30 (+2,8%) e tra i 55 e 69 anni (+2,7%). In diminuzione del 2,2%, invece, le denunce dei lavoratori della fascia 30-54 anni, nella quale rientra oltre la metà dei casi registrati.
L’analisi di genere, nel confronto tra i primi 10 mesi del 2019 e del 2018, mostra un andamento decrescente per entrambi i sessi: 43 casi mortali in meno per gli uomini (da 863 a 820) e sei in meno per le donne (da 82 a 76).
Le denunce di malattia professionale nei primi 10 mesi di quest’anno sono state 51.055, 1.295 in più rispetto allo stesso periodo del 2018 (+2,6%).
Le patologie denunciate sono aumentate solo nella gestione Industria e servizi, da 39.368 a 40.989 (+4,1%), mentre sono diminuite in Agricoltura, da 9.835 a 9.530 (-3,1%), e nel Conto Stato, da 557 a 536 (-3,8%).
A livello territoriale, l’aumento ha riguardato il Nord-Est (+0,6%), il Centro (+2,7%), il Sud (+2,6%) e le Isole (+10,5%). Il Nord-Ovest, invece, si distingue con un calo pari allo 0,8%.
In ottica di genere le denunce di malattia professionale sono state 476 in più per le lavoratrici, da 13.324 a 13.800 (+3,6%), e 819 in più per i lavoratori, da 36.436 a 37.255 (+2,2%).
(ITALPRESS).
NEL 2019 GIÀ OLTRE 500 MILA INCIDENTI SUL LAVORO
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