La Mare Jonio di Mediterranea Saving Humans, nave battente bandiera italiana impegnata nella missione di monitoraggio del Mediterraneo centrale, ha soccorso a 42 miglia dalle coste libiche 49 persone che si trovavano a bordo di un gommone in avaria che imbarcava acqua.
Tra le persone soccorse 12 risultano minori. “Le persone a bordo si trovavano in mare da quasi 2 giorni e, nonostante le condizioni di salute risultino abbastanza stabili, sono tutte molto provate con problemi di disidratazione. Il personale medico di Mediterranea sta prestando assistenza. La Mare Jonio si sta dirigendo in questo momento verso Lampedusa, ovvero verso il porto sicuro più vicino rispetto alla zona in cui è stato effettuato il soccorso. Nel frattempo, è in arrivo una forte perturbazione nel Mediterraneo centrale – spiega Mediterranea Saving Humans in una nota -. Abbiamo chiesto formalmente all’Italia, nostro Stato di bandiera e stato sotto il quale giuridicamente e geograficamente ricade la responsabilità, l’indicazione di un porto di sbarco per queste persone”.
Il Viminale fa sapere che sta lavorando a una direttiva per ribadire le procedure dopo eventuali salvataggi in mare. La priorità – spiegano fonti del ministero dell’Interno – rimane la tutela delle vite, ma subito dopo è necessario agire sotto il coordinamento dell’autorità nazionale territorialmente competente, secondo le regole internazionali della ricerca e del soccorso in mare. Qualsiasi comportamento difforme, sostiene il Viminale “può essere letto come un’azione premeditata per trasportare in Italia immigrati clandestini e favorire il traffico di esseri umani”. Per questo, il ministro dell’Interno Matteo Salvini sta per firmare una direttiva che sarà inviata a tutte le autorità interessate.