Gaetanina Calvi, prima donna laureata al Politecnico di Milano in Ingegneria civile nel 1913, Maria Artini prima laureata d’Italia in Ingegneria elettrotecnica nel 1918 e poi ancora Elvira Luisa Morassi e Carla Bassi, prime laureate in Architettura nel 1928. In tempi più recenti, le celeberrime Gae Aulenti, Cini Boeri, Amalia Ercoli Finzi. Donne intraprendenti in aule quasi tutte maschili che hanno testimoniato con le loro carriere che “le ragazze possono” anche in settori tecnico – scientifici.
Un messaggio che arriva da tempi lontani ma che incredibilmente non è ancora radicato nella società. È compito della prima università italiana invertire la rotta. Oggi, in occasione di Gender POP Day, il primo evento annuale con focus sulle tematiche di genere e inclusione delle donne, il Politecnico di Milano presenta il programma strategico POP – Pari Opportunità Politecniche (www.polimi.it/pop).
Con POP il Politecnico intende impegnarsi per garantire un ambiente di studio e lavoro che rispetti non solo le identità di genere ma anche le diverse abilità, le culture e provenienze.
Allo sviluppo di questo progetto il Politecnico dedica, per il 2018, 500.000 euro.
In dettaglio, per quanto riguarda il supporto alle ragazze che vogliono avvicinarsi al mondo della scienza e della tecnologia, l’Ateneo: ha offerto 20 borse di studio a studentesse delle scuole superiori per frequentare TechCamp@polimi, il summer camp sui temi della programmazione, della robotica e dell’intelligenza artificiale inaugurato a giugno 2018; ha deciso di formare le proprie dottorande perché diventino esempio per le future studentesse: sarà loro proposto un corso di storytelling per imparare a raccontare la ricerca in modo efficace nelle scuole e in vari momenti di promozione delle professioni STEM; ha deciso di supportare la carriera delle ricercatrici offrendo 20.000 euro alle docenti che decidono di riprendere il lavoro di ricerca dopo la maternità; ha deciso di offrire gratuitamente l’asilo nido del Politecnico alle dottorande diventate mamme; ha lanciato le prime iniziative di Women Mentoring per preparare le proprie studentesse al mondo del lavoro grazie alla collaborazione con imprese partner.
Nel corso del Gender POP Day sono stati inoltre presentati i risultati del 1^ Diversity Data Report, frutto di un osservatorio interno nato per monitorare e analizzare periodicamente i dati sulla diversità e inclusione al Politecnico di Milano. Per il primo anno il rapporto si è focalizzato sul bilancio di genere per descrivere la presenza e le caratteristiche del percorso delle oltre 14.500 studentesse dell’ateneo.
Dal Report emerge che se su Architettura e Design il Politecnico ha raggiunto e, in alcuni casi superato, una parità di genere, la percentuale di ragazze che ha scelto di studiare Ingegneria al Politecnico è ancora bassa.
Nel 2017/18, infatti, il 33% delle iscritte a tutti i corsi di laurea del Politecnico sono donne, ma la percentuale scende al 24% per i soli corsi di Ingegneria. In alcuni casi, la percentuale è addirittura al di sotto del 10% (ad es. per i Corsi di laurea triennale in Ingegneria Meccanica è solo il 6,5%, per Ingegneria Elettrica il 7% e per Ingegneria Informatica il 9,4%). Nonostante questo svantaggio numerico, le ragazze si laureano nei tempi e con ottimi voti.
Tuttavia, al primo ingresso nel mondo del lavoro si rileva ancora oggi una differenza di contratti e retribuzioni: le laureate in Ingegneria guadagnano quasi 180 euro al mese in meno rispetto ai colleghi maschi, ad un anno dalla laurea.
Quelle appena elencate sono le prime attività concrete che rispondono agli obiettivi di POP dedicati alle ragazze, ovvero incoraggiarle agli studi STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), garantire loro un ambiente accogliente che le supporti durante gli studi, accompagnare dottorande e ricercatrici nel percorso professionale con azioni di supporto e formazione perché diventino anche modello per le studentesse del futuro e aprire uno spazio di condivisione e dialogo con gli stakeholder per migliorare le pari opportunità dentro e fuori l’ateneo.
Il programma POP non è però dedicato solo al supporto delle donne, ma è molto altro. POP si sviluppa infatti lungo 5 linee di azione strategiche: cultura, nazione e religione; orientamento sessuale; diverse abilità; benessere psicologico e, appunto, identità di genere.
Per ognuna delle 5 linee di azione l’Ateneo promuove e organizza un piano di iniziative formative e servizi (di accompagnamento, ascolto e supporto, ecc.) mirati alla creazione di un ambiente inclusivo che permetta a studenti, ricercatori, personale docente e amministrativo di percorrere la propria carriera con successo, dentro e fuori l’Ateneo.
“Quando perdiamo il diritto di essere diversi, perdiamo il privilegio di essere liberi – ha commentato Donatella Sciuto, Prorettore del Politecnico di Milano – È questa condizione che vogliamo garantire ai nostri studenti e ai nostri ricercatori, all’interno dell’università così come nei futuri percorsi lavorativi. POP è una piattaforma di valori sulla quale abbiamo investito e che vogliamo far crescere in collaborazione con le imprese. A loro lanciamo un invito per unirsi a noi in azioni concrete”.