Nell’emozionante guazzabuglio del nostro campionato c’è chi tira dritto (Napoli e Atalanta, in attesa dell’Udinese), chi cammina a zig-zag (Inter, Fiorentina) e c’è chi cambia allenatore (Samp). Detto questo, ci preme far notare che se non avesse avuto la coda di cavallo, nessuno si sarebbe accorto che l’arbitro di Sassuolo-Salernitana era una donna, Maria Sole Ferrieri Caputi. Ha avuto il non trascurabile vantaggio che i campani erano rimasti a casa. Gol di Laurientè molto bello e neroverdi straripanti. Qualche contestazione sul rigore (come capita a tutti gli arbitri) ma la signora col fischietto se l’è cavata bene. Atleticamente peparata, scatti da velocista, giusta autorevolezza. Note di colore: ha perso il fischietto e il cartellino giallo, ma non la testa. Affidabile. Tornando alla vetta della classifica, il Napoli di Spalletti ha imboccato la strada maestra e il Torino ha smentito gli adulatori, prendendo due gol in dodici minuti da Anguissa. Anche se priva di Osimhen, la capolista si è fatta strada con autorità contro un avversario che, con le 7 reti segnate, ha uno degli attacchi meno prolifici. I 18 gol della capolista indicano le sue ampie capacità realizzative. L’Atalanta – che non ha le Coppe- ha tenuto il passo del Napoli battendo la non brillante Fiorentina con un gol di Lookman e qualche brivido finale. Rispetto al passato, la squadra del Gasp segna meno, diciamo quanto basta. Eclisse dei viola, inghiottiti dalla metà classifica. Ora siamo curiosi di vedere se l’Udinese a Verona nel Monday Night riuscirà a mantenere il passo delle prime. Gli scaligeri di Cioffi (un ex) non sono confortati dai numeri: solo quattro gol fatti, i friulani 15, classifica gialloblù deficitaria. Assenti Coppola, Faraoni e Ilic. Sottil avrà la squadra al completo. Arbitro Minelli. La rocambolesca vittoria del Milan a Empoli (maturata nel recupero) ha giustamente inorgoglito Pioli, ma non tutto è andato liscio (infortuni, qualche errore difensivo), epperò se hai giocatori come Tonali e Leao, puoi ragionare in grande. Se poi vinci una partita…pareggiata scoppiano i fuochi d’artificio. Buona prestazione dei toscani, caduti solo nel finale, E’ rientrato Immobile, nella Lazio, ma ha subito sbagliato un rigore (alto). Uno scatenato Zaccagni e Milinkovic (doppietta) hanno aiutato la squadra dello squalificato Sarri a guadagnare un posto nelle alte sfere della classifica. Il colpaccio della Roma a San Siro ha messo in risalto la tattica attendistica dei giallorossi che si sono svegliati dopo essere stati dominati dall’avversario e aver preso il primo gol. Andata sotto, la squadra dello squalificato Mourinho prima con Dybala (in seguito infortunato) e quindi con Abraham ha saputo attaccare, mettendo alle corde una difesa interista che con i 13 gol subiti è una delle più sforacchiate. Smalling gol di testa. L’Inter ha perso finora la metà delle partite giocate. La Roma ha risalito la corrente. Meraviglioso il gol della “Joya”. Kostic (prima rete in A) ha spianato la strada alla vittoria della Juve su un Bologna asserragliato nella propria metà campo. Poi hanno segnato Vlahovic e Milik. Tempesta finita? Sabato controprova sul campo del Milan. Allegri respira ma le prime sono lontane. Thiago Motta: due partite zero punti e zero gol. Il Monza di Palladino ha ingranato le marce alte: sei punti e gol a raffica: quattro in due partite e zero subiti. Hanno segnato anche gli ex blucerchiati Caprari e Sensi. Sampdoria distrutta e contestata. Ultimo posto e Giampaolo esonerato. Tornerà D’Aversa ? Vivace il pareggio fra Lecce e Cremonese con due rigori di Ciofani e Strefezza. Grigiorossi in progresso. Per le Coppe incombenti, non tutto potrà andare liscio. Gli elogi fioccati in campionato subiranno forse un ridimensionamento, anche se noi speriamo di no.
NAPOLI E ATALANTA LEADER, E L’UDINESE ?
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