Napoli corsaro alla Dacia Arena. Nel terzo anticipo della nona giornata di Serie A i partenopei piegano l’Udinese per 3-0 e approfittano del mezzo passo falso della Juventus contro il Genoa per riportarsi a -4 dalla capolista nonostante un’ampia rotazione di Ancelotti. Il tecnico propone infatti uno schieramento a trazione anteriore senza Insigne ma con Mertens e Milik in attacco supportati da un centrocampo di grande qualità con Callejon, Allan, Zielinski e Verdi. Dopo soli 4’, però, il tecnico degli azzurri deve fare a meno proprio dell’ex Bologna per un fastidio all’inguine e dunque stravolgere i propri piani, inserendo Fabian Ruiz. Il giovane spagnolo impiega solo dieci minuti per lasciare la Dacia Arena a bocca aperta: con cattiveria alza il pressing sulla trequarti avversaria, soffia la sfera a Fofana e la piazza a giro sotto il sette dal limite dell’area portando il Napoli in vantaggio. L’Udinese accusa il colpo e fa fatica ad affacciarsi nella metà campo azzurra, ma Albiol al 22’ decide di dare una mano agli avversari lasciando lì il pallone per Lasagna: l’attaccante bianconero accelera e va al tiro, Karnezis si salva in qualche modo sul diagonale bloccando in due tempi. La partita si accende intorno alla mezz’ora con tre occasioni nel giro di pochi minuti: Zielinski (servito splendidamente da Allan) e Mertens con una grande giocata sulla sinistra da una parte, Lasagna che tenta una difficile girata sull’illuminante pallone di De Paul dall’altra, ma per i due portieri non ci sono particolari problemi. Al 38’ il Napoli ha un brivido quando Mariani viene richiamato dal Var per rivedere l’entrata dura di Milik su De Paul, ma per l’arbitro di Aprilia il cartellino resta comunque giallo. L’Udinese chiude in crescendo il primo tempo e, nel corposo recupero di 5’ per le tante interruzioni, mette paura agli ospiti prima con Pussetto che cerca la deviazione sotto porta e poi con la solita velocità di Lasagna che scappa ad Albiol ma calcia alle stelle. All’intervallo, però, è sempre il Napoli in vantaggio per 1-0.
L’atteggiamento degli uomini di Vealzquez resta positivo in avvio di ripresa: De Paul prende per mano i suoi compagni svariando su tutto il fronte d’attacco e dando qualità alle azioni offensive dei friulani, Lasagna ci riprova al 60’ quando viene murato da una grandissima chiusura di Koulibaly. Il Napoli prova a scuotersi e far valere i maggiori valori tecnici con i propri palleggiatori e al 67’ per poco non raccoglie un clamoroso autogol di Samir che colpisce il palo della porta di Scuffet nel tentativo di mettere in corner un cross di Zielinski. L’episodio che regala ossigeno alla squadra di Ancelotti arriva a dieci dal termine della partita: Malcuit mette in mezzo, Callejon calcia di prima ma il braccio di Opoku in area è largo. Mariani non ha dubbi e fischia rigore, dopo i controlli di rito col Var è glaciale Mertens dal dischetto per firmare il raddoppio. Sull’onda dell’entusiasmo, il Napoli cala anche il tris con Rog all’86’, entrato pochi secondi prima per sostituire Zielinski. L’Udinese subisce una lezione fin troppo severa per quanto espresso in campo ma inanella la quarta sconfitta di fila, gli azzurri si rilanciano e riavvicinano la Juventus.